Vedi Napoli e poi… ritorni! La più grande città del Sud Italia è una realtà pulsante e tutta da scoprire: ecco cosa fare in 3 giorni.
Raccontare Napoli è raccontare un concetto, forse non comprensibile per tutti. Un concetto pieno di contraddizioni e verità, di misteri e di sorprese imprevedibili.
Napoli è da sempre sfondo e soggetto di tante forme di narrativa; dallo sport al giornalismo, dal cinema al teatro passando per la musica; dalla cronaca alla ricerca, cambiando sempre volto ma rimanendo fondamentalmente sempre la stessa. Una città verace che difende il suo essere autentica.
Una città che ha in parte sfuggito la logica classica della gentrificazione massiccia, sebbene negli ultimi quattro anni abbia subito un boom quasi inarrestabile del suo turismo, cosa che, se da un lato favorisce l’economia territoriale, dall’altro però rischia di intaccare quell’equilibrio di per sé fragile della sua realtà cittadina, tanto cosmopolita quanto locale.
Con queste premesse, vale la pena prendersi un weekend per poterla scoprire e perdersi nei suoi angoli. Ecco un programma di cose da vedere e fare per tre giorni in questa incredibile città.
Giorni 1 e 2: Il Centro, la Pignasecca e altri luoghi iconici
Incominciamo il viaggio nel centro storico di Napoli, una zona che nasconde infiniti tesori dall’immensa importanza storica e culturale, tra i quali il Duomo, principale edificio religioso di Napoli. Dedicato a San Gennaro, santo patrono della città, al suo interno contiene la cappella, riccamente decorata e con il sangue del santo. Altro luogo suggestivo e caotico è la Pignasecca, una strada stretta con architettura barocca, botteghe artigiane, mercatini tipici, bar e altro ancora.
Citiamo anche i Quartieri spagnoli, famosi per la loro vivacità, la cultura unica e l’atmosfera vibrante e tipicamente napoletana, con vie strette ornate di panni stesi e murales giganteschi (quello di Maradona, soprattutto). Per la seconda giornata raccomandiamo soprattutto il bellissimo Lungomare, che regala una vista mozzafiato presso Castel dell’Ovo ed è a pochi passi dall’imponente fortezza del Maschio Angioino; bella anche la borghese collina del Vomero con la Pedamentina, una lunga strada in discesa che porta dritta fino a Chiaia e ai Quartieri stessi.
Giorno 3: Passando per i dintorni
Uscendo da Napoli, è inevitabile pensare agli scavi di Pompei con le strade antiche, le case, i templi e gli affreschi ben conservati che raccontano la vita quotidiana dell’epoca romana. Raccomandato anche Ercolano, un altro sito archeologico sepolto dall’eruzione del Vesuvio; sebbene più piccolo di Pompei, Ercolano tra i due il sito meglio conservato.
Infine, gli amanti della cucina potrebbero voler seguire un corso di pizza napoletana: a Napoli la pizza è un’istituzione, alla pari di qualsiasi monumento. Imparare a prepararla è, secondo noi, la perfetta chiusura di una vacanza coi fiocchi.