Il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione: tra social e proclami, un caso che fa discutere

Il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione: tra social e proclami, un caso che fa discutere - Ilvaporetto.com

Il sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, sta attirando l’attenzione per il suo profilo social, che oscillano tra il grottesco e il comico, richiamando alla mente le situazioni tipiche di un libro di Fantozzi. Con un seguito di 1.500 fedelissimi, le sue pubblicazioni non passano inosservate. Ultimamente, Della Ragione si è vantato del suo nuovo incarico nel direttivo dell’ANCI Campania, ma l’atteggiamento tende a suscitare polemiche e critiche. La questione si complica ulteriormente alla luce di recenti sviluppi che mettono in discussione l’effettiva rilevanza del suo ruolo.

l’assegnazione dell’incarico nell’anci campania

L’orgoglio di un sindaco

Josi Della Ragione non si è lasciato sfuggire l’occasione di esibire il suo nuovo status, vantando un importante posto all’interno del direttivo dell’ANCI Campania. Questo incarico, di per sé significativo, è stato però condiviso con un nutrito gruppo di 56 altri sindaci, tra cui il presidente Carlo Marino, sindaco di Caserta. In questo contesto, l’intento di Della Ragione di farsi notare è apparso come una strategia per guadagnare visibilità, con post sui social in cui rivendica questi successi.

La verità dietro i proclami

L’evidente esagerazione nel presentare il proprio ruolo ha suscitato incredulità. Della Ragione ha evocato anche fuochi artificiali e celebrazioni eccessive, un segnale che potrebbe essere interpretato come una ricerca di attenzione piuttosto che un varco verso un’azione collettiva. Molti dei colleghi presenti nel direttivo hanno mantenuto un profilo sobrio, evitando di cadere nel ridicolo attraverso proclami eccessivi. La presenza di nomi noti come Peppe Pugliese di Monte di Procida o Antonio Sabino di Quarto accresce ulteriormente l’ironia della situazione, ponendo Della Ragione in una posizione di apparente solitudine nel suo entusiasmo.

il flop dell’auto-candidatura

L’assenza alla Congressuale di Torino

Tuttavia, un fulmine a ciel sereno ha colpito il sindaco di Bacoli: la sua auto-candidatura per partecipare all’Assemblea congressuale di Torino, destinata a eleggere il nuovo presidente nazionale ANCI, è stata bocciata. Questo episodio segna una battuta d’arresto clamorosa per un sindaco già nevralgicamente impegnato nel suo territorio. L’assenza dalla lista finale dei 28 delegati mette in luce un diverso tipo di sconfitta, evidenziando come Della Ragione non riesca a guadagnare lo stesso rispetto e la considerazione da parte di altri colleghi.

Riflessioni su una leadership contestata

È interessante notare come la sua reazione a questo rifiuto non sia stata delle più serene. La comparazione con altri sindaci, come Pirozzi e Manzoni, sottolinea un certo imbarazzo. Essere stati “rispediti” nel proprio comune, come nella fittizia enclave di Bacoli, pone sotto una luce critica l’esperienza e le capacità politiche di Della Ragione. Non è solo una questione di visibilità, ma una questione di come viene percepito il suo operato, sia a livello locale che all’interno di una rete più ampia di amministratori. Questo episodio sembrerebbe invocare una riflessione più profonda rispetto alla sua leadership.

comunicazione e gestione delle emergenze

Il recente intervento a Rete4

Della Ragione ha anche cercato di capitalizzare sull’attenzione mediatica, esprimendo i suoi pensieri durante un intervento in trasmissione su Rete4, dove ha parlato di sfollati e danni causati dal bradisismo a Bacoli. Un tema senza dubbio serio che, tuttavia, richiede un approccio sobrio e appropriato. Nel suo discorso, ha fatto uso di termini come “i suoi sfollati” e “il suo bonus Campi Flegrei”, una retorica che potrebbe risultare infelice.

Distanza dalla realtà dei fatti

La realtà dei fatti è che il numero di sfollati è esiguo, così come la lista di edifici potenzialmente pericolanti. La scelta di Della Ragione di auto-assegnarsi un ruolo da protagonista in una questione tanto delicata rischia di essere interpretata come un tentativo di distogliere l’attenzione dalle sue mancanze amministrative. La diretta conseguenza è un’accusa di scollamento dalla realtà, un problema che lo stesso sindaco fatica a riconoscere, allontanandolo dalle complessità di una cittadinanza in difficoltà.

Il palcoscenico che cerca di costruire rischia di crollare su se stesso, contribuendo ad alimentare un senso di ridicolo che potrebbe pregiudicare ulteriormente la sua posizione.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *