Tar Campania respinge richiesta di tutela cautelare di Mare Libero sulle spiagge pubbliche di Napoli

Tar Campania respinge richiesta di tutela cautelare di Mare Libero sulle spiagge pubbliche di Napoli - Ilvaporetto.com

La vicenda legata alle spiagge pubbliche di Napoli continua a tenere banco nel dibattito locale. Mare Libero, un’associazione attiva nella difesa dei diritti dei cittadini, ha visto respinta la propria richiesta di tutela cautelare contro le limitazioni di accesso sulle spiagge di Donn’Anna e delle Monache. Questa decisione del Tar Campania ha suscitato reazioni sia da parte dei cittadini sia degli enti coinvolti nella gestione delle spiagge.

Il caso delle spiagge di Donn’Anna e delle Monache

Le motivazioni del Tar

Il Tar della Campania, nella sua decisione, ha evidenziato che le ragioni a sostegno del contingentamento degli accessi sono state esposte in modo adeguato nell’atto integrativo alla delibera del 9 agosto 2024. I giudici hanno chiarito che la questione non riguardava solo la fruibilità delle spiagge, ma anche la necessità di garantire la sicurezza pubblica. L’ente ha rimarcato che le esigenze di tutela degli interessi pubblici sono da considerare fondamentali, specialmente in un contesto di alta affluenza turistica.

La sentenza ha sottolineato che non vi erano elementi di pregiudizio di estrema gravità o urgenza sostenuti dall’associazione Mare Libero. L’analisi ha preso in considerazione il fatto che la parte più significativa della stagione balneare era già trascorsa, riducendo dunque l’urgenza di intervenire in un contesto normativo che garantisca l’ordine nel flusso di visitatori.

La reazione dell’associazione Mare Libero

Di fronte a questa decisione, Mare Libero ha espresso la propria delusione. L’associazione ha sempre sottolineato l’importanza della libera fruizione delle spiagge da parte di tutti i cittadini, considerandola un diritto fondamentale. Tuttavia, la giustizia amministrativa ha finora dato priorità alla salvaguardia della sicurezza pubblica, un aspetto che sta guidando le decisioni sulla gestione delle spiagge.

Implicazioni per i cittadini e i turisti

Le limitazioni sul numero di accessi alle spiagge libere di Posillipo rimangono in vigore come stabilito dai recenti accordi tra il Comune di Napoli e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. Questi accordi rappresentano un tentativo di bilanciare le necessità di salvaguardia dei beni comuni con le esigenze di accesso, soprattutto in periodi di alta affluenza.

Le misure adottate sono state pensate per garantire che le spiagge rimangano accessibili ai cittadini, ma sotto strette regole che mirano a evitare congestionamenti e potenziali problemi di sicurezza. I turisti e i napoletani sono invitati a prestare attenzione alle disposizioni locali per godere di un’esperienza balneare sicura e piacevole.

L’udienza fissata e le prospettive future

Dettagli sull’udienza del 25 settembre

Un ulteriore sviluppo nella questione delle spiagge pubbliche è rappresentato dall’udienza fissata per il 25 settembre. Questa audizione collegiale offrirà l’opportunità di esaminare nel dettaglio tutti gli aspetti legati agli accordi esistenti e alle limitazioni di accesso. Le parti coinvolte presenteranno le loro argomentazioni, sperando di arrivare a una soluzione che equilibri il diritto alla fruizione delle spiagge e la necessità di garantire la sicurezza pubblica.

Le attese da parte del Comune di Napoli

Dalla sua parte, il Comune di Napoli ha ribadito che la stagione balneare prosegue come previsto. Questa affermazione sottolinea l’impegno dell’amministrazione a mantenere le spiagge accessibili e sicure. Inoltre, il Comune si sta preparando ad adeguarsi alle eventuali decisioni che emergeranno dall’udienza di settembre, perseguendo sempre il massimo della tutela dei cittadini e della loro sicurezza.

In sintesi, la questione delle spiagge pubbliche di Napoli continua a porre sfide significative per le istituzioni locali e i cittadini. La decisione del Tar Campania rappresenta un passo importante in tale processo, evidenziando le complesse dinamiche tra accesso ai beni comuni e necessità di sicurezza pubblica.

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