Cresce il mercato del second hand in Italia: oltre il 50% degli italiani acquista usato

Cresce il mercato del second hand in Italia: oltre il 50% degli italiani acquista usato - Ilvaporetto.com

L’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale e la riduzione dei costi ha generato un notevole incremento nell’acquisto di articoli di seconda mano in Italia. Secondo un sondaggio Ipsos commissionato da Confesercenti, nell’ultimo anno più della metà della popolazione italiana ha scelto di acquistare almeno un articolo di abbigliamento, calzature o accessori usati. Questa tendenza ha determinato un’espansione del mercato dell’usato, ora valutato in oltre 6 miliardi di euro.

Il fenomeno del second hand: usato online e nei negozi fisici

Crescita dell’acquisto online

Il sondaggio evidenzia come il 56% degli intervistati si sia rivolto a piattaforme online per l’acquisto di moda di seconda mano negli ultimi 12 mesi. Tra i consumatori più giovani, l’interesse è particolarmente significativo: il 19% dichiara di utilizzare queste piattaforme regolarmente, con un aumento dell’8% tra i giovani di età compresa tra 18 e 34 anni. La percentuale di coloro che compra occasionalmente o raramente risulta essere del 37%, suggerendo che l’acquisto online sta diventando una pratica consolidata tra gli italiani.

Usato nei negozi fisici e nei mercati

Nonostante la crescente digitalizzazione, l’usato continua a essere richiesto anche nei negozi fisici e nei mercati di strada. I dati indicano che il 51% dei consumatori ha acquistato prodotti di seconda mano in questo modo, con il 20% che afferma di farlo sempre o spesso. Il 32% dichiara di acquistare usato occasionalmente o raramente, rivelando un forte interesse verso l’usato non solo online, ma anche all’interno di punti vendita tradizionali.

Riparazioni e riciclo: nuovi trend dei consumatori

Riparare anziché sostituire

Il sondaggio ha rivelato che il 34% degli intervistati ha scelto di riparare i propri capi di abbigliamento anziché acquistarne di nuovi. Di questo campione, l’8% lo fa sempre e il 26% spesso. Inoltre, il 52% ha affermato di aver fatto riparazioni occasionalmente o raramente, mentre solo il 14% non ha mai intrapreso tale pratica. Questo trend mette in luce un rinnovato apprezzamento per la riparazione come alternativa all’acquisto, evidenziando un cambio di mentalità nei confronti dei capi usati e della moda in generale.

L’importanza dei materiali riciclati

Accanto alla riparazione, vi è un crescente interesse verso capi realizzati con materiali riciclati. Il sondaggio segnala che il 24% degli italiani ha acquistato prodotti di questo tipo frequentemente, mentre il 55% lo ha fatto occasionalmente o raramente nell’ultimo anno. La consapevolezza sull’impatto ambientale dell’industria della moda sta spingendo i consumatori a cercare alternative sostenibili, favorendo così un mercato più responsabile e attento.

Impatto dei saldi e cambiamento nella spesa per la moda

Vendite di fine stagione in calo

Un contrasto netto emerge dal settore dei saldi: durante l’ultima stagione estiva, il 61,9% delle piccole imprese del settore moda ha registrato vendite inferiori rispetto all’anno precedente. Solo il 27,9% delle aziende ha osservato performance stabili, e il 10,2% ha riportato una crescita. Questi dati riflettono un cambiamento nelle abitudini di consumo, dove l’acquisto di articoli usati sembra prevalere rispetto a quello di nuove collezioni.

Evoluzione della spesa per la moda

La spesa delle famiglie italiane per il settore moda, nel 2023, ha toccato il 5,2%, evidenziando un forte calo rispetto al 13,6% del 1992. Questo crollo sottolinea come l’importanza attribuita alla moda stia diminuendo in favore di scelte più economiche e sostenibili. La cultura del second hand sta quindi influenzando radicalmente non solo le preferenze di acquisto, ma anche la percezione stessa della moda.

Sfide e opportunità per la filiera della moda

Implicazioni del second hand sulla filiera

Nonostante la crescente diffusione della mentalità del riuso, questa tendenza ha generato preoccupazioni riguardo alle pratiche commerciali nel settore. In particolare, il mercato online è caratterizzato dalla presenza di numerosi articoli “con il cartellino”, che sollevano interrogativi riguardo alla correttezza delle pratiche di vendita. La mancanza di controlli adeguati potrebbe minacciare l’integrità del mercato dell’usato e richiedere misure preventive.

Investimenti nella sostenibilità

Promuovere acquisti più sostenibili nei negozi fisici, ad esempio investendo in spazi dedicati all’usato certificato e prodotti realizzati con materiali riciclati, è diventata una priorità. Tali iniziative potrebbero rappresentare un’opportunità per rafforzare l’economia locale e aumentare la fiducia dei consumatori verso il mercato dell’usato.

La sostenibilità e la digitalizzazione rappresentano i principali motori di sviluppo futuri. Affrontare le sfide legate a questi temi sarà cruciale per il settore, il quale dovrà adattarsi alle nuove realtà di consumo e alle aspettative dei consumatori in continua evoluzione.

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