Festival “Antro” al Castello Aragonese: Rino Di Martino porta in scena “Gaius Plinius Secundus”

Festival “Antro” al Castello Aragonese: Rino Di Martino porta in scena “Gaius Plinius Secundus” - Ilvaporetto.com

Un grande evento culturale si prepara a svolgersi al Castello Aragonese di Baia, sede dell’affascinante Festival del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, intitolato “Mens agitat molem”. Sabato 7 settembre alle ore 21:00, l’attore di talento Rino Di Martino sarà il protagonista della performance “Gaius Plinius Secundus – L’ultimo viaggio di Plinio il Vecchio”. La manifestazione si propone di creare un legame profondo tra la storia e l’arte, offrendo un’esperienza che unisce drammaturgia, danza e musiche originali.

Il festival “Antro” e il contesto culturale

Origini e significato del festival

L’evento “Antro” celebra la ricchezza storica e culturale dei Campi Flegrei, un’area nota per la sua eredità archeologica e paesaggistica. Originariamente concepito per mettere in risalto le bellezze naturali e storiche di Baia, questo festival è diventato un importante appuntamento annuale che attira artisti, studiosi e appassionati di cultura. All’interno di questa cornice, l’intento degli organizzatori è di promuovere la riflessione su temi universali attraverso opere che collegano il passato al presente.

Un palcoscenico unico

Il Castello Aragonese di Baia, con le sue imponenti strutture storiche e il suggestivo panorama circostante, fornisce un’ambientazione ideale per le performance teatrali. L’architettura del castello, un riflesso del patrimonio culturale della Campania, amplifica l’emozione degli eventi ospitati. Anche quest’anno, il festival si preannuncia come un’importante occasione di incontro tra artisti e pubblico, con un programma ricco di idee innovative.

Il nuovo spettacolo di Rino Di Martino

Dettagli sulla performance

La rappresentazione di “Gaius Plinius Secundus” si inserisce all’interno del festival come un’opera di grande rilievo. Scritta da Diego Sommaripa, che ne cura anche la regia insieme a Noemi Giulia Fabiano, la performance rappresenta un viaggio evocativo attraverso il pensiero di Plinio il Vecchio, autore e naturalista romano. Rino Di Martino, con la sua interpretazione, offre un’interpretazione intensa e profonda dell’ultima fase della vita di Plinio, con un focus sulla sua connessione con la natura e l’umanità.

Tematiche e linguaggio artistico

Il testo si distingue per il suo approccio poetico e viscerale, ponendo l’accento su una sorta di sogno premonitore che mette in evidenza l’incubo di una catastrofe imminente. La figura di Plinio il Vecchio è esaminata attraverso il suo unico testimone, il nipote Plinio il Giovane, offrendo così una prospettiva unica e arricchente sulla relazione intergenerazionale. L’opera si sviluppa come una meditazione sulla vita, la morte e il legame con la terra, evocando emozioni forti in un contesto che si muove tra sogno e realtà.

Elementi scenici e contributi artistici

Coreografie e scenografie

Le coreografie di Aurelio Gatti, insieme alle danzatrici Lucia Cinquegrana ed Elisa Carta Carosi, arricchiscono visivamente lo spettacolo, creando un’atmosfera che sottolinea il messaggio poetico della rappresentazione. Le performance non sono semplici aggiunte, ma elementi integranti che amplificano la narrazione e offrono una dimensione visiva e dinamica all’opera.

Costume e musica

I costumi di Fabiana Amato e le musiche originali di Marco Schiavoni contribuiscono a immergere il pubblico in un’epoca passata, utilizzando elementi moderni per rendere il tutto più accessibile e coinvolgente. La scenografia, realizzata dall’Accademia Belle Arti di Napoli, gioca un ruolo cruciale nel trasformare lo spazio, rendendo i temi della terra, del fuoco, dell’acqua e dell’aria tangibili e presenti sul palcoscenico. Gli elementi naturali sono presentati non come meri sfondi, ma come attori attivi che partecipano all’evoluzione della storia.

Nell’insieme, “Gaius Plinius Secundus” rappresenta un viaggio attraverso la memoria e la natura, promettendo di catturare l’immaginazione del pubblico, attraverso una proposta artistica che stimola la riflessione e l’emozione.

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