Restauro del trono di Palazzo Reale di Napoli: un’operazione culturale senza precedenti

Restauro del trono di Palazzo Reale di Napoli: un'operazione culturale senza precedenti - Ilvaporetto.com

Un importante progetto di restauro, avviato nell’ambito dell’iniziativa “Restituzioni”, porterà il trono di Palazzo Reale di Napoli a Torino per un complesso intervento di recupero. Questa operazione, prevista per il 2024, sottolinea l’impegno nel preservare il patrimonio culturale italiano, affiancando autentici capolavori storici a moderne tecnologie di conservazione.

il progetto “restituzioni” e il suo impatto

un’iniziativa a favore del patrimonio culturale

“Restituzioni” è un programma biennale curato da Intesa Sanpaolo, attivo dal 1989, che si propone di restaurare opere d’arte di grande valore storico e culturale. Collaborando con il Ministero della Cultura, il progetto identifica e sostiene il recupero di opere che richiedono interventi mirati, in un processo che abbraccia diverse tecniche e materiali tipici della tradizione italiana. Questo approccio multidisciplinare non solo preserva il passato, ma anche promuove un accesso più ampio alla cultura, coinvolgendo il pubblico in un dialogo attivo sulla storia e sull’importanza del patrimonio artistico.

l’importanza del restauro del trono

Il trono di Palazzo Reale è un simbolo dell’eredità storica e artistica di Napoli, rappresentando un esempio significativo della manifattura napoletana dell’Ottocento. La sua rilevanza non è soltanto estetica, ma anche culturale, poiché incarna la storia della monarchia italiana e le trasformazioni politiche dell’epoca. La scelta di sottoporlo a restauro riflette l’attenzione verso la conservazione di tali beni storici, cruciali per la memoria collettiva del paese.

il processo di restauro a torino

dettagli dell’intervento programmato

Il restauro del trono sarà eseguito dalla Fondazione Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale” e avrà inizio a metà settembre 2024. Il progetto prevede un approccio sistematico e rigoroso, partendo da un piano diagnostico che utilizzerà indagini radiografiche e microscopiche per valutare lo stato attuale dell’opera. Questa fase iniziale è fondamentale per identificare le problematiche specifiche legate al legno e alla tappezzeria, elementi essenziali per il restauro efficace del trono.

le fasi del restauro

Il restauro comprende diverse fasi chiave: innanzitutto, si procederà con la disinfestazione della struttura lignea, che richiederà attenzione specializzata per garantire la rimozione di eventuali elementi dannosi. Successivamente, il consolidamento della struttura sarà seguito da operazioni di pulitura e integrazione materica. Infine, la parte tessile, comprese le passamanerie, sarà smontata e trattata con tempestività, per assicurare la preservazione della sua bellezza originale. Questo processo articolato assicura che ogni aspetto del trono venga trattato con la dovuta considerazione per la sua storia e significato.

la temporanea sostituzione e l’esposizione finale

un’alternativa storica durante i lavori

Durante il periodo di restauro, il trono sarà sostituito temporaneamente da una poltrona settecentesca appartenuta alla dinastia dei Borboni. Questo non solo consente di mantenere viva l’atmosfera storica della sala, ma offre anche un’opportunità per confrontare diverse epoche del design e dell’arredamento. Inoltre, sarà installato un monitor nella sala di Palazzo Reale, per mostrare video e clip che documentano il restauro in corso. Questo aspetto educativo del progetto contribuirà ad avvicinare il pubblico al processo di restauro, rendendolo partecipe di ogni fase.

il ritorno a napoli e la futura esposizione

Il restauro del trono di Palazzo Reale si concluderà nel 2025, anticipando un’importante mostra dedicata al progetto “Restituzioni”. Questa esposizione metterà in luce non solo il lavoro effettuato, ma anche il valore storico che il trono riveste nel contesto culturale italiano. Il ritorno a Napoli, simbolicamente previsto per febbraio 2026, avrà un significato speciale, segnando il re-inserimento di un importante pezzo della storia monarchica nella sua sede originaria, dove potrà continuare a essere apprezzato dalle future generazioni.

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