L’iniziativa per l’istituzione di Consigli Comunali dedicati ai giovani si concretizza a Quarto, un comune della Campania. Giovanni De Vivo, presidente del Consiglio Comunale della città, ha lanciato la proposta durante un importante convegno nazionale, sottolineando i benefici di simili organismi per il coinvolgimento civico dei ragazzi. L’idea si fonda su esperienze positive già attuate in altri contesti regionali.
Il contesto della proposta
La plenaria e le motivazioni
Sabato scorso, nel corso di un convegno nazionale tenutosi presso l’aula del Consiglio Comunale di Quarto, si è messo in luce un tema di fondamentale importanza: la partecipazione attiva dei giovani alla vita politica e sociale. L’evento, organizzato dal Parlamento della Legalità Internazionale, è stato supportato dall’amministrazione di Quarto, guidata dal sindaco Antonio Sabino, e ha visto la presenza di molte associazioni provenienti da diverse parti d’Italia. La proposta di Giovanni De Vivo si inserisce in un contesto di crescente attenzione per il coinvolgimento dei giovani cittadini nella gestione delle questioni locali.
De Vivo ha ribadito che l’esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi, già attiva a Quarto da diversi anni, ha portato a risultati tangibili nel promuovere l’impegno civico tra le nuove generazioni. Attraverso questa iniziativa, i ragazzi delle scuole primarie e secondarie sono stati avvicinati al mondo della politica locale, consentendo loro di osservare e comprendere i problemi della comunità e di formulare proposte concrete. Un’esperienza che non solo forma i cittadini del futuro, ma arricchisce anche le amministrazioni locali con il punto di vista giovanile.
I principi alla base della proposta
Le normative europee e internazionali
La proposta avanzata da Giovanni De Vivo si basa su solidi principi contenuti nella “Carta europea riveduta della partecipazione dei giovani alla vita locale e regionale” e nella “Convenzione sui diritti del fanciullo”, entrambi strumenti accreditati a livello internazionale. La Carta, adottata nel 2003 dal Congresso dei Poteri locali e regionali d’Europa, sottolinea l’importanza della partecipazione attiva dei giovani nella società, mentre la Convenzione di New York del 1989 riconosce i diritti fondamentali dell’infanzia.
I Consigli Comunali per i ragazzi fungono da catalizzatori per la partecipazione giovanile, promuovendo una comprensione più profonda delle istituzioni locali e dei rispettivi statuti. Questo contributo non è soltanto di carattere consultivo, ma si estende alla possibilità di elaborare progetti e iniziative condivise con altre realtà comunali. In questo modo, si offre ai giovani la chance di essere protagonisti attivi, influenzando le decisioni che riguardano la loro vita quotidiana.
Le funzioni dei Consigli Comunali dei ragazzi
Poteri e responsabilità
Uno degli aspetti di maggior rilevanza del Consiglio Comunale dei Ragazzi è la possibilità di presentare proposte di deliberazione al Consiglio comunale e alla Giunta. Ciò conferisce a questi organi giovanili un ruolo significativo nel processo decisionale, permettendo ai ragazzi di esprimere le loro opinioni su temi di rilevanza sociale, educativa e culturale. Inoltre, essi possono formulare pareri non vincolanti su questioni di interesse per i loro coetanei, assicurando che la voce degli adolescenti venga ascoltata e considerata.
La creazione di un network tra i vari Consigli Comunali in Campania, simile a quelli esistenti in altre regioni come la Sicilia e il Veneto, potrebbe amplificare l’impatto di queste esperienze. Con una legge regionale di indirizzo, proposta dal presidente De Vivo al governatore Vincenzo De Luca, si potrebbe stabilire un quadro normativo per uniformare e promuovere queste esperienze su scala regionale, garantendo così che i ragazzi di ogni comune possano avere accesso a un’opportunità di partecipazione attiva.
Questa iniziativa rappresenta un passo avanti nello sforzo di collegare le istituzioni e le giovani generazioni, rendendo la vita politica più inclusiva e dinamica, e favorendo una società più consapevole e responsabile.