Dopo la convincente vittoria dell’Hajduk Spalato contro la Dinamo Zagabria, il tecnico Gennaro Gattuso ha rilasciato alcune dichiarazioni significative, rivelando le sue motivazioni personali e professionali. Le sue parole, riportate dal portale FootMercato.net, offrono uno spaccato interessante sul suo impegno e sulle sue aspirazioni nel club croato.
Il legame con i giocatori e l’amore per il lavoro
Il valore umano prima del denaro
In un mondo calcistico spesso dominato da contratti milionari, Gennaro Gattuso ha sottolineato l’importanza del legame umano con i suoi giocatori. “Amo questo lavoro e questi giocatori mi rendono felice”, ha dichiarato, evidenziando la sua dedizione alla squadra. La scelta di investire 40.000 euro in cellulari per i suoi atleti non è solo un gesto simbolico, ma rappresenta il suo impegno nel creare un ambiente che favorisca la comunicazione e la coesione del gruppo.
Il mister ha chiarito che la sua motivazione principale non è il guadagno economico, affermando di aver già accumulato sufficienti risorse nella sua carriera da calciatore. Questa visione mette in luce una filosofia di allenamento centrata sull’aspetto umano, dimostrando come Gattuso consideri il suo ruolo non solo come un lavoro ma come una missione personale.
La dedica a Kalinic e il contesto attuale
Durante la conferenza, Gattuso ha anche dedicato la vittoria a Nikola Kalinic, il che indica un forte legame con i suoi giocatori e un senso di solidarietà all’interno della squadra. Inoltre, ha rivelato di non aver sentito il presidente del club negli ultimi dieci giorni, il che solleva interrogativi sulla stabilità e il supporto all’interno della società. “Ci sono state promesse che non sono state mantenute”, ha spiegato Gattuso, lasciando intendere che la gestione della dirigenza possa influenzare il suo futuro e quello della squadra.
La sua determinazione e la scelta di restare
Un allenatore con esperienza
Il tecnico dell’Hajduk ha messo in evidenza la sua lunga esperienza nel calcio, con oltre 400 partite da allenatore. Questa esperienza lo ha portato a dirigere anche club prestigiosi e lo distingue come una figura solida nel panorama calcistico. “Ho sentito quanto i giocatori mi hanno dato il cuore”, ha affermato, manifestando la sua volontà di non deludere il gruppo che ha inizio a formare.
Le parole di Gattuso rivelano una profonda comprensione della responsabilità che deriva dal suo ruolo. La sua posizione nei confronti della sfida attuale è chiara: preferisce combattere piuttosto che arrendersi. “Mi sentirei una merda” se lasciasse la squadra in un momento critico come questo, ha dichiarato, sottolineando un forte senso di responsabilità verso il suo gruppo.
Il futuro dell’Hajduk e sfide da affrontare
Nonostante le incertezze che circondano la gestione del club e la mancanza di comunicazione con la dirigenza, Gattuso si è dimostrato determinato a rimanere al suo posto. Ha identificato nel lavoro duro e nell’impegno dei giocatori una fonte di ispirazione. “Se me ne andassi adesso, mentre loro lavorano e si allenano così, mi sentirei un ometto”, ha aggiunto, dimostrando una coscienza collettiva che supera il singolo individuo.
Questo tipo di attaccamento e dedizione verso i suoi giocatori rappresenta un fattore cruciale per la solidità futura dell’Hajduk Spalato. Gattuso sembrerebbe non avere intenzione di lasciare nulla di intentato, pronto ad affrontare qualsiasi sfida si presenti lungo il cammino. La sua determinazione è un segnale positivo per i tifosi e per il futuro del club nella competizione domestica e internazionale.