La squadra di calcio del NAPOLI, sotto la guida dell’allenatore Antonio Conte, sta valutando un possibile cambio di modulo in vista delle prossime partite. Il tecnico leccese, alla ricerca di soluzioni per migliorare la solidità difensiva, potrebbe tornare alla tradizionale difesa a quattro, con l’obiettivo di aumentare la copertura e fornire un supporto maggiore al centrocampo. Analizzando l’inizio di stagione, emerge un quadro che necessita di aggiustamenti strategici da parte dell’allenatore.
Analisi del modulo attuale del Napoli
Prestazioni e statistiche iniziali
Fino ad ora, il NAPOLI ha schierato un modulo 3-4-2-1, registrando tre vittorie e una sconfitta. Nonostante un attacco prolifico, con un totale di nove gol all’attivo, le preoccupazioni riguardano il lato difensivo. Secondo quanto emerge dalle statistiche, la squadra ha concesso in media oltre dodici tiri agli avversari in ciascuna delle prime quattro partite.
Analizzando le specifiche situazioni, la squadra ha subito un totale di tre gol contro il VERONA, nonostante solo quattro tiri in porta concessi. Con il BOLOGNA e il CAGLIARI, il rendimento difensivo è stato migliore, ma il PARMA ha messo a nudo alcune debolezze, concedendo tredici tiri e subendo un gol. Queste statistiche rendono evidente che, sebbene l’attacco sia uno dei più efficienti del campionato, è necessario un bilanciamento con una fase difensiva più solida.
Parole di Conte sulle problematiche in difesa
Antonio Conte ha espresso la sua preoccupazione riguardo ai numeri ottenuti nella scorsa stagione, sottolineando in particolare il numero di gol subiti in casa, ben ventisette, che rappresentano una delle statistiche più basse della competizione. L’allenatore ha dichiarato che la combinazione di attacco e difesa è fondamentale per conseguire gli obiettivi di squadra e ha indicato la necessità di migliorare la solidità difensiva come uno dei compiti primari.
Prospettive per un nuovo modulo
Valutazioni strategiche per la settimana tipo
Con la settimana tipo a disposizione, Conte sta considerando un passaggio a un modulo più tradizionale, il 4-3-3, per apportare maggiore stabilità e fisicità al centrocampo. L’inserimento di giocatori come McTominay o Folorunsho, accanto alla dinamicità di Gilmour, potrebbe garantire un’adeguata protezione e copertura. Inoltre, l’indispensabile estro offensivo di Kvaratskhelia, supportato da un Lukaku più centrale, potrebbe offrire nuove soluzioni in fase di attacco.
Possibili schemi alternativi
Tra le alternative, un ulteriore schema potrebbe essere il 4-3-2-1. Questa impostazione consentirebbe al NAPOLI di sacrificare uno dei due esterni di centrocampo per integrare un altro centrocampista, come nel caso di McTominay, esperto di movimenti tra centrocampo e trequarti. Questo approccio potrebbe trasformarsi in un 4-2-3-1 in fase di possesso, garantendo più ampiezza per gli esterni.
Dal punto di vista difensivo, la modifica del modulo porterebbe a una nuova disposizione, con Di Lorenzo e i centrali Rrahmani e Buongiorno a proteggere la porta. Olivera o Spinazzola avrebbero il compito di presidiare il lato sinistro, assicurando una copertura più adeguata degli spazi. Questa variazione strategica potrebbe rappresentare una risposta utile alle diverse esigenze delle squadre avversarie, aumentando la flessibilità del NAPOLI.
Aspettative per le prossime partite
Prendendo in considerazione le prossime sfide, come quella contro la JUVENTUS, è poco probabile che il nuovo modulo venga implementato immediatamente. Tuttavia, potrebbe essere un tema centrale nella partita di Coppa Italia contro il PALERMO, dove le esperienze e sperimentazioni potrebbero rivelarsi fondamentali per l’adattamento della squadra. Antonio Conte sta cercando di apportare ritocchi in ogni aspetto del gioco, riconoscendo l’importanza di ottimizzare il rendimento nella “settimana tipo”. La preparazione e l’analisi giornaliera sono cruciali per affinare il modo in cui il NAPOLI si presenta in campo, sia in attacco che in difesa.