Artisti di fama mondiale trasformano New York in una galleria d’arte per il Summit del Futuro e l’Assemblea Generale dell’ONU

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Un’installazione artistica che unisce realtà e impegno sociale sta animando le strade di New York. Una ventina di artisti, tra cui nomi internazionali come Olafur Eliasson e Maya Lin, hanno realizzato poster digitali che sono stati affissi in tutta la città in occasione del Summit del Futuro e dell’Assemblea Generale dell’ONU. Questi lavori artistici affrontano temi rilevanti come l’istruzione di qualità, la parità di genere e l’accesso a energie pulite e sostenibili. L’iniziativa, voluta da Art2030, si propone di rendere visibili le questioni trattate dai diplomatici all’interno delle mura del Palazzo di Vetro, creando un collegamento diretto tra dignitari e cittadini.

l’installazione “Future Ours” a new york

un progetto artistico che coinvolge la comunità

Durante il periodo del Summit del Futuro, che si svolgerà domenica e lunedì, e dell’Assemblea Generale, in programma martedì prossimo, New York diventa un palcoscenico per l’arte contemporanea. L’installazione “Future Ours” prevede l’affissione di poster digitali non solo all’interno dell’ONU, ma anche su centinaia di fermate degli autobus che popolano i cinque borough della città. Questa strategia di diffusione mira a raggiungere un vasto pubblico, incitando alla riflessione su temi cruciali come l’istruzione accessibile, l’uguaglianza di genere e l’energia verde.

I visitatori possono apprezzare il lavoro di artisti accuratamente selezionati da una giuria di esperti, tra cui Hans Ulrich Obrist e Jeppe Ugelvig. Nonostante la notorietà di alcuni, come Maya Lin, la selezione include anche artisti emergenti e collettivi che mirano a rappresentare una vasta gamma di punti di vista e pratiche artistiche. Dopo la tappa newyorkese, l’installazione si sposterà nel 2024 alla Kunsthal Charlottenborg di Copenhagen, in occasione della prossima biennale.

gli artisti protagonisti

Tra i partecipanti spiccano nomi come Maya Lin, nota per il suo monumento al Vietnam a Washington, e Olafur Eliasson, che da anni collabora con le Nazioni Unite su questioni ambientali. Anche la Congolese Plantation Workers Art League e Yinka Shonibare, celebre per la sua installazione “Nelson’s Ship in a Bottle”, contribuiscono all’iniziativa. Ogni artista porta avanti il proprio messaggio attraverso opere d’arte che invitano a una riflessione profonda e sono pensate come strumenti di sensibilizzazione.

art2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile

l’impegno di un’associazione no-profit

Art2030 è una non-profit che ha come obiettivo primario quello di sensibilizzare il pubblico sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, utilizzando l’arte contemporanea come canale di comunicazione. Fondata nel 2016 dall’imprenditrice culturale danese Luise Faurschou, Art2030 ha già collaborato in passato con artisti di fama mondiale come Yoko Ono e Tino Sehgal. L’associazione offre una piattaforma per progetti artistici che connettono creatività e attivismo, con l’ambizione di raggiungere un pubblico vasto attraverso iniziative digitali e progetti locali.

La missione è chiara: “Conosciamo tutti i problemi e le sfide, ma l’immaginazione degli artisti è fondamentale. Non possiamo dar forma a un futuro se non lo vediamo.” Attraverso la presentazione di lavori che sfidano le convenzioni, Art2030 si propone di incoraggiare discussioni su temi cruciali e di stimolare l’azione collettiva.

progetti futuri e collaborazioni artistiche

La prossima edizione di Future Ours è già in fase di preparazione, con artisti che stanno sviluppando progetti ispirati alle proprie pratiche e alle necessità della comunità. Tra le opere esposte ci sono lavori significativi come quello di Shonibare, che mostra una serra attraverso il quale la sua fondazione in Nigeria opera. Inoltre, Eduardo Navarro presenta una performance collegata alla sua “Foundation for the Oceanic Contemplation of Affection”, invitando gli artisti a interagire con l’oceano in Uruguay.

Eliasson e Lin, tra gli altri, utilizzano tecnologie contemporanee come i codici QR per guidare il pubblico verso iniziative e risorse innovative. Eliasson, per esempio, lancia un messaggio diretto sull’uso dell’energia solare, mentre Lin offre soluzioni derivate dalla natura per affrontare i problemi legati al cambiamento climatico. Queste opere non solo adornano la città, ma servono anche a stimolare riflessioni sulla responsabilità collettiva verso un futuro sostenibile.

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