San Giorgio a Cremano: Inaugurazione della “Sala della Mehari di Giancarlo Siani” per ricordare il giornalista

San Giorgio a Cremano: Inaugurazione della "Sala della Mehari di Giancarlo Siani" per ricordare il giornalista - Ilvaporetto.com

Il 23 settembre 2024 segna il trentanovesimo anniversario dell’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, un evento commemorativo che avrà luogo alle 11:30 presso Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano. In questa occasione verrà inaugurata la “Sala della Mehari di Giancarlo Siani – Sala della Memoria”, un’importante iniziativa che non solo celebra la vita e il lavoro di Siani, ma si propone anche come un simbolo di resistenza contro la criminalità organizzata.

significato della sala della mehari

custode della memoria

La “Sala della Mehari – Sala della Memoria” rappresenta un tributo tangibile alla figura di Giancarlo Siani, il quale è stato assassinato nel 1985 mentre svolgeva il proprio dovere di cronista. La sala ospita l’auto del giornalista, la Mehari, che è diventata un simbolo iconico della sua lotta per la verità e l’informazione. Questo luogo non è solo una mera esposizione, ma uno spazio espressivo che invita alla riflessione su tematiche di giustizia sociale e legalità. All’interno della sala, oltre alla Mehari, saranno conservati anche memorabilia e testimonianze legate alla vita di Siani, nonché dei volti delle vittime innocenti della criminalità nella regione, creando un collegamento emotivo che attraversa il tempo.

un impegno verso la legalità

Il Comune di San Giorgio a Cremano e la Regione Campania hanno collaborato per rendere possibile la realizzazione di questa sala, sottolineando l’importanza di commemorare Siani come un martire per la libertà di stampa. La sala rappresenta non solo un atto di memoria, ma anche un impegno concreto nella lotta contro la violenza e la corruzione. L’inaugurazione di questo spazio mira a sensibilizzare il pubblico sulla necessità di una società civile impegnata nella promozione della legalità e del bene comune.

il ruolo delle istituzioni e delle associazioni

un lavoro di squadra

Il progetto della “Sala della Mehari” è stato realizzato grazie alla sinergia tra diverse istituzioni e associazioni, tra cui il Comune di San Giorgio a Cremano, la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania e la Fondazione Giancarlo Siani. Quest’ultima ha il compito di preservare la memoria del giornalista e promuovere azioni di giustizia sociale. Al di là delle istituzioni, anche i familiari delle vittime innocenti della criminalità hanno giocato un ruolo importante in questo progetto, creando un legame forte tra la memoria di Siani e quella di coloro che hanno perso la vita a causa della violenza organizzata.

la presenza di figure istituzionali

L’inaugurazione vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali, un chiaro segnale della sensibilità pubblica verso il tema della legalità. Tra i partecipanti ci saranno il sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno, il presidente della Fondazione Pol.i.s. Don Tonino Palmese, e Paolo Siani, fratello del giornalista. Gli ospiti includeranno autorità come il Prefetto di Napoli, le figure politiche e i rappresentanti delle forze dell’ordine, esprimendo una coesione istituzionale per affrontare le sfide legate alla criminalità nella regione.

un simbolo di resistenza e speranza

la memoria per la società

La “Sala della Mehari” non è solo un luogo di memoria, ma un simbolo di resistenza per tutte le vittime della violenza. Essa invita la comunità a riflettere sui principi di giustizia e verità, diventando un punto di incontro per coloro che credono in una società più giusta e solidale. La memoria di Giancarlo Siani e delle altre vittime innocenti deve servire da stimolo per un impegno collettivo nella lotta contro l’illegalità.

un appello all’azione

Attraverso la commemorazione di Siani, la “Sala della Mehari” rappresenta un invito all’azione per cittadini e istituzioni. La sua inaugurazione è un momento significativo che incoraggia una rinnovata attenzione alle questioni legate alla libertà di stampa e ai diritti umani, promuovendo un futuro in cui la giustizia e la verità siano al centro della vita sociale. Con iniziative di questo tipo si coltiva la memoria storica, sostenendo l’idea che non si debba mai dimenticare chi ha pagato il prezzo più alto per la verità.

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