Gucci celebra il primo anno di Sabato De Sarno: ‘casual grandeur’ in passerella a Milano

Gucci celebra il primo anno di Sabato De Sarno: ‘casual grandeur’ in passerella a Milano - Ilvaporetto.com

La Triennale di Milano ha ospitato l’attesissimo evento per il primo anniversario di Sabato De Sarno come direttore creativo di Gucci. Con una sfilata che ha portato in scena l’eleganza e la raffinatezza tipiche del marchio, l’evento ha visto la partecipazione di ospiti illustri, tra cui Jannick Sinner, Dakota Johnson, Jessica Chastain e Jin, celebre membro dei BTS. La moda ha incontrato la cultura in una celebrazione di stile e creatività che ha rapito il pubblico.

La visione di Sabato De Sarno per Gucci

Un’estetica di informalità elegante

Sabato De Sarno ha articolato una visione chiara per Gucci, declinando il concetto di “casual grandeur”. In un’intervista, il direttore creativo ha evidenziato l’importanza di rendere il grande stile accessibile, affermando: “Mi piace che Gucci sia grande, ma indossato in modo easy.” Le sue parole risuonano nel design della collezione, dove la sartorialità incontra l’ordinario, trasformando capi semplici in outfit straordinari. L’apertura della sfilata ha mostrato un completo sartoriale accompagnato da sneakers, un mix che rappresenta perfettamente questa dualità.

Riflessioni sul passato e sul futuro del marchio

Il primo anno di De Sarno è stato caratterizzato da un costante dialogo con la storia della maison. Il suo approccio è stato alimentato da una profonda considerazione dell’eredità di Gucci, mescolando elementi classici con una visione contemporanea. L’uso della Bamboo Bag, che risale al 1947, ne è un esempio eloquente; per il traguardo dei 60 anni di Gucci in Giappone, questa iconica borsa è stata reinterpretata da dieci artisti giapponesi, evidenziando la volontà di innovare senza dimenticare le radici del marchio.

L’innovazione nel design

Trasformismo e reinterpretazione

De Sarno ha dimostrato una spiccata capacità di trasformare e reinterpretare i classici di Gucci. La sua visione si esprime non solo attraverso l’utilizzo della Bamboo Bag, ma anche nel restyling di altri pezzi iconici come il mocassino con morsetto. Questa stagione, il mocassino si è evoluto in una versione stivale morbido e avvolgente, enfatizzando la versatilità del modello. Al contempo, la storica stampa Flora è stata proposta in diverse varianti, dal foulard da annodare al capo fino a tessuti riprodotti su abiti e accessori.

Un connubio di tradizione e modernità

Nella collezione, i cappotti in rafia, decorati con dettagli in pelle, si affiancano a abiti ricamati, creando un’affascinante fusione di tradizione e avanguardismo. L’armonia tra storia e innovazione è palpabile, consentendo al marchio di rimanere rilevante nel panorama della moda contemporanea. Lo sguardo di De Sarno, influenzato da artiste come Dadamaino e Carla Accardi, si combina con l’estetica femminile, proponendo collezioni che esaltano la sensualità e la forza delle donne.

Celebrazione della cultura femminile

Omaggio all’arte al femminile

Un elemento distintivo della sua prima collezione è rappresentato dall’attenzione riservata all’arte italiana al femminile. Il volume “Gucci Prospettive 3: Italiane Ancora” è un tributo a creative del passato e del presente, portando in passerella un’interpretazione della moda che abbraccia la sensibilità artistica. Gli abiti ricamati, adornati con specchietti, e l’uso dei colori lanciati da De Sarno, come il verde e il rosso, raccontano una storia di eleganza e potere femminile, ben posizionata nel nuovo universo Gucci.

La fusione di estetica e funzionalità

Il direttore creativo ha saputo combinare estetica e funzionalità, con borse strutturate come la Go Bag, simbolo di praticità senza rinunciare al fascino. Ogni dettaglio della collezione riflette il desiderio di De Sarno di rendere Gucci non solo un marchio di lusso, ma una vera e propria dichiarazione di intenti per chi lo indossa. L’epilogo della sfilata ha coronato questa visione, dimostrando che il talento creativo non ha messo da parte la storia, ma ne ha esaltato la bellezza reinterpretandola.

Gucci continua la sua evoluzione sotto la direzione di De Sarno, rivelando una nuova narrazione che fonde il suo passato con un presente vibrante e innovativo.

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