Livia Capparelli: la sua testimonianza sul Pomigliano Femminile e le problematiche nel calcio femminile

Livia Capparelli: la sua testimonianza sul Pomigliano Femminile e le problematiche nel calcio femminile - Ilvaporetto.com

Livia Capparelli, ex calciatrice del Pomigliano Femminile, ha rivelato dettagli sconvolgenti in un’intervista concessa a Radio Goal su Kiss Kiss Napoli. La sua esperienza nel club evidenzia diverse criticità che riguardano la gestione della squadra, gli stipendi delle giocatrici e gli aspetti medici. I suoi commenti, frutto di un’analisi diretta della situazione, sono un’importante testimonianza su temi sempre più attuali nel calcio femminile.

La situazione economica delle calciatrici

Stipendi e difficoltà nel pagamento

Durante la sua permanenza nel Pomigliano, che si è conclusa due anni fa, Livia Capparelli ha affermato di aver ricevuto regolarmente gli stipendi. Tuttavia, il contesto attuale è diverso: le calciatrici del Pomigliano hanno denunciato problemi di pagamento per l’anno passato. Questo solleva interrogativi sulla stabilità economica del club e sulla gestione finanziaria delle atlete.

Capparelli sottolinea che, sebbene non abbia vissuto direttamente tali difficoltà, la sua esperienza l’ha portata a comprendere che i problemi persistono. Le sue parole suggeriscono una progettualità carente nella gestione delle risorse, necessaria per garantire non solo gli stipendi, ma anche un ambiente di lavoro propizio per tutte le atlete. È essenziale che le squadre femminili, come quelle maschili, abbiano una struttura economica solida e trasparente.

Problemi umani e relazionali all’interno della squadra

Oltre ai problemi finanziari, Livia ha messo in evidenza difficoltà di natura umana e relazionale che hanno caratterizzato la sua esperienza al Pomigliano. Il benessere all’interno di un team sportivo è cruciale per la performance degli atleti, e la mancanza di un ambiente sano può incidere pesantemente sulla carriera di una calciatrice. La gestione delle dinamiche interne, come la comunicazione e il supporto tra compagni di squadra e staff, è fondamentale per il successo e la serenità del gruppo.

Secondo Capparelli, anche durante il suo periodo nel club vi erano problematiche legate all’approccio della dirigenza verso le atlete. Espressioni di sostegno e comprensione, unite a una struttura organizzativa che favorisca il dialogo, sono elementi indispensabili per il buon funzionamento di una squadra, in particolare nel contesto altamente competitivo del calcio femminile.

La gestione medica e le problematiche sportive

Esperienze personali con la medicina sportiva

Capparelli ha condiviso anche la sua triste esperienza riguardo alla gestione medica durante la carriera. Ha sottolineato come, in vari casi, le calciatrici non abbiano ricevuto l’assistenza adeguata in situazioni di infortunio, rimanendo lontane dal campo più a lungo del necessario. Il passaggio da diversi fisioterapisti in un anno, insieme alla mancanza di un medico dedicato, ha creato un clima di insicurezza.

Le atlete, infatti, meritano una cura appropriata da parte di professionisti qualificati in grado di affrontare al meglio le loro esigenze durante le fasi di recupero. Capparelli ha anche fatto riferimento a situazioni in cui altre atlete si sono trovate sotto le cure di medici che non rispecchiavano gli standard richiesti dalla società. Ciò pone una questione importante riguardo la necessità di selezionare team medici esperti e specializzati nel settore sportivo.

Questioni di salute e prevenzione

La gestione delle visite mediche e dei controlli, specialmente in un’epoca segnata dalla pandemia, è stata un’altra critica mossa dall’ex calciatrice. Infatti, ha citato un episodio nel quale, dopo aver contratto il Covid-19, non è stata eseguita una serie di test fondamentali per valutare la salute respiratoria. La prevenzione e il monitoraggio della salute delle atlete devono essere considerati una priorità, dato il crescente numero di infortuni nel mondo del calcio.

Problematiche più delicate nel calcio femminile

Il silenzio su tematiche scottanti

Infine, Capparelli ha toccato anche argomenti molto delicati come le molestie sessuali, affermando di non aver subito nulla del genere durante la sua carriera, ma lasciando spazio a riflessioni su quanto potesse accadere in assenza di una gestione attenta delle dinamiche interpersonali. La questione delle molestie nel mondo dello sport è un tema cruciale, e la mancata segnalazione di tali atti può portare alla perpetuazione di simili problematiche. La società sportiva ha la responsabilità di creare un ambiente sicuro e accogliente per tutte le atlete.

Capparelli ha chiuso il suo intervento, rivelando di aver deciso di interrompere la sua carriera nel calcio dopo l’esperienza con il Pomigliano, sottolineando l’importanza di riflettere sulle proprie scelte e sul valore del benessere personale nel panorama sportivo. Queste testimonianze contribuiscono a illuminare la necessità di cambiamenti significativi nella gestione del calcio femminile, affinché si possano costruire fondamenti solidi per il futuro.

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