Il tifo giallorosso si è fatto sentire in modo forte e chiaro nell’ultima partita della Roma contro l’Udinese, nonostante la squadra abbia conquistato la sua prima vittoria del campionato con un convincente 3-0. L’atmosfera all’Olimpico è stata segnata da proteste e dissenso verso la dirigenza e i giocatori, un malcontento che è cominciato dopo l’esonero di DANIELE DE ROSSI. La contestazione è stata tanto intensa da sovrastare l’importanza della vittoria.
La protesta dei tifosi: eventi recenti e il contesto
Domenica scorsa, l’Olimpico ha ospitato una manifestazione di dissenso da parte dei tifosi della Roma, culminata in un silenzioso ma significativo sciopero del tifo da parte della Curva Sud. Dopo settantotto gare sold out nell’era FRIEDKIN, questa è stata la prima occasione in cui i sostenitori hanno espresso il loro scontento in modo così esplicito. Il malcontento è scoppiato in un contesto già teso, accentuato dalla recente dimissione della CEO LINA SOULOUKOU e dall’esonero di DE ROSSI, che ha segnato un momento critico nella storia recente del club.
I tifosi non hanno risparmiato critiche neppure al nuovo allenatore IVAN JURIC, subentrato solo da pochi giorni. Durante la partita, i supporter hanno fischiato i calciatori e mostrato striscioni che denunciavano la mancanza di rispetto per i valori e le bandiere storiche della società. Tra i giocatori maggiormente bersagliati ci sono stati il capitano LORENZO PELLEGRINI e BRYAN CRISTANTE, evidenziati dai fischi e dalle offese durante ogni azione di gioco.
Il match: una vittoria poco celebrata
Nonostante la Roma abbia messo in campo una prestazione che ha portato a una vittoria netta contro una performante UDINESE, il clima di tensione ha oscurato i risultati sportivi. I giallorossi sono riusciti a segnare tre gol, ma i fischi hanno accompagnato il loro ingresso sul campo e anche durante il conto finale.
La partita ha visto un’apertura vibrante, con DOVBYK che ha sbloccato il risultato. Tuttavia, il digiuno di entusiasmo da parte della Curva Sud è stato palpabile. La contestazione ha messo in ombra le azioni positive della squadra, e anche i momenti di qualità, sei determinanti nel portare a casa il risultato finale, sono stati inevitabilmente corollati da fischi.
Al termine del primo tempo, JURIC ha provato a caricare i suoi, dimostrando una gestione attenta della situazione con abbracci e gesti di incoraggiamento verso i calciatori. Eppure, l’atmosfera di rivolta è continuata a permeare l’Olimpico, con seggiolini occupati da striscioni e un messaggio chiaro da parte dei tifosi: il dissenso non si attenua.
Le prospettive future per la Roma
Con la vittoria contro l’Udinese, la Roma ha fatto un passo importante, ma il futuro sembra incerto a causa delle tensioni con la tifoseria. Nell’immediato, la squadra è attesa da due gare casalinghe consecutive che si preannunciano cruciali: giovedì in Europa League contro l’ATLETICO BILBAO e domenica in campionato con il VENEZIA.
Le prestazioni sportive, per quanto vitali, potrebbero non essere sufficienti a placare la frustrazione dei sostenitori. La dirigenza dovrà trovare una soluzione per riavvicinare la squadra ai propri tifosi, ripristinando un rapporto di fiducia che è stato minato.
Il malcontento persistente e le richieste della tifoseria faranno sì che le prossime settimane siano cruciali per delineare il futuro della Roma e del suo assetto dirigenziale. L’attenzione sarà quindi massima per vedere come la squadra reagirà e se riuscirà a far tacere le critiche con i risultati sul campo.