Critica emergenza sanitaria a Napoli: oltre 74 ambulatori chiusi e una mancanza di medici in aumento

Critica emergenza sanitaria a Napoli: oltre 74 ambulatori chiusi e una mancanza di medici in aumento - Ilvaporetto.com

La situazione del sistema sanitario a Napoli e in Campania sta raggiungendo livelli allarmanti, con un numero crescente di ambulatori e personale sanitario assente. Sebbene siano stati effettuati 219 incarichi a medici, il deficit di professionisti continua a crescere. Questo articolo esplorerà la gravità della carenza di medici in Campania, le proposte di intervento e le previsioni future.

Stato della sanità a Napoli: ambulatori chiusi e medici assenti

La crisi dei medici di famiglia

In Campania, attualmente vi è una carenza impressionante di medici di famiglia, con 222 posti vacanti e una significativa mancanza di personale nelle guardie mediche, oltre a 35 pediatri di libera scelta non redistribuiti. Secondo un report recente, ci sono ben 74 ambulatori chiusi a Napoli, con una concentrazione particolarmente critica nel distretto Vomero-Arenella. Le autorità sanitarie hanno confermato che, tra i 399 medici convocati per gli incarichi, ben 222 hanno rifiutato l’incarico offerto, evidenziando una crisi di attrattività della professione.

Antonio Postiglione, il direttore generale per la tutela della salute nella regione, ha esposto le difficoltà nel coprire anche i posti di guardia, con solo 36 su 770 assegnati. Questo scenario sta portando a preoccupazioni crescenti per la salute pubblica e l’accesso alle cure.

Situazione critica in provincia

Non solo Napoli, ma anche le province circostanti stanno affrontando un deficit simile. Con 162 medici di famiglia assenti, è chiaro che l’intero sistema sanitario regionale rischia di collassare se non si interverrà a breve termine. Le Asl sono costrette a implementare procedure straordinarie per cercare di riempire queste posizioni vacanti, ma gli esiti delle varie convoche rimangono insoddisfacenti.

Proposte d’intervento: coinvolgere i neolaureati in medicina

Utilizzo dei medici in formazione

Luigi Sparano, segretario provinciale della Fimmg, sta spingendo affinché i medici in formazione possano essere utilizzati per coprire i posti vacanti. Modifiche recenti nel legislatore consentirebbero agli specializzandi di ottenere incarichi a tempo indeterminato al termine del loro percorso formativo. Questa soluzione, secondo Sparano, è l’unica via percorribile per garantire assistenza adeguata alla popolazione, specialmente in un momento di così grande bisogno.

L’impatto delle decisioni governative

Tuttavia, come evidenziato da Postiglione, l’applicazione di queste misure non dipende dalla regione ma piuttosto dalle politiche nazionali. Se il governo non effettua riforme significative nel sistema sanitario, laurea e assunzioni potrebbero non portare a risultati concreti nella lotta contro la carenza di personale.

Prospettive future: un allarme per il 2025

Crescita prevista dei posti vacanti

Le previsioni per il 2025 non sono affatto confortanti. Secondo le stime, il numero di posti vacanti per i medici di famiglia potrebbe triplicare, a causa di un ondata di pensionamenti previsti. La comunità medica sta lanciando l’allerta su un problema che non interessa solo Napoli, ma tutte le regioni italiane. Inoltre, l’età media dei medici convenzionati sta aumentando, rendendo il problema ancora più urgente.

Riformare la professione medica

Un aspetto cruciale per attrarre nuovi medici nel sistema sanitario sarà migliorare le condizioni salariali e di lavoro. Una situazione insostenibile potrebbe portare a una fuga di cervelli dal settore della Medicina, già sottoposto a un carico enorme, con il 52,7% dei medici di base che supera la soglia massima di pazienti assegnati, facente parte del massimale di 1500.

L’attuazione di politiche che promuovano una redistribuzione equilibrata dei medici nelle aree più underserved sarà essenziale per garantire un futuro sostenibile per la salute della popolazione campana.

Con l’arrivo del nuovo anno, l’attenzione rimane alta sulla necessità di valutare e affrontare le carenze emergenti nel settore sanitario, per evitare un ulteriore aggravamento di una già complessa situazione. Le decisioni di oggi influenzeranno direttamente l’efficacia dei servizi sanitari di domani.

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