Patto di Legalità in Prefettura: Gestione di 22 beni confiscati alla camorra a Torre Annunziata

Patto di Legalità in Prefettura: Gestione di 22 beni confiscati alla camorra a Torre Annunziata - Ilvaporetto.com

Un importante accordo è stato siglato questa mattina a Torre Annunziata, con l’obiettivo di rafforzare i controlli antimafia e anticorruzione sulla gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il Protocollo di Legalità, sottoscritto dal Prefetto di Napoli e atto tra Prefettura, Regione Campania, Comune di Torre Annunziata e Consorzio Agrorinasce, rappresenta un ulteriore passo verso la legalità e il riuso sociale dei patrimoni sottratti alla camorra. Questi sviluppi sono particolarmente significativi per la comunità locale, che potrà beneficiare della gestione di ulteriori 22 beni confiscati, ampliando così l’impegno già attivo del Consorzio nella zona.

nuovo accordo istituzionale

componenti del protocollo di legalità

Oggi, in una cerimonia presso la Prefettura di Napoli, è stato firmato un Protocollo di Legalità che coinvolge, oltre al Prefetto di Napoli Michele Di Bari, istituzioni chiave del territorio. L’assessore alla Sicurezza della Regione Campania, Mario Morcone, e il Presidente del Consorzio Agrorinasce, Elena Giordano, hanno co-firmato l’accordo, con la partecipazione del Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso. Questo protocollo è il risultato di un impegno congiunto per garantire un monitoraggio rigoroso degli interventi legati ai beni confiscati, con l’intento di evitare infiltrazioni mafiose nella gestione e riutilizzo di queste risorse.

impatto sui beni confiscati

Il Consorzio Agrorinasce, già attivo nella gestione di sette beni confiscati a Torre Annunziata, avrà ora la responsabilità di ulteriori 22. Questa decisione segna una tappa significativa nella lotta contro la criminalità organizzata e nel ripristino della legalità nel territorio. I beni potranno essere recuperati e reintegrati nella comunità attraverso progetti di riutilizzo sociale, favorendo la creazione di opportunità per i cittadini e stimolando la coesione sociale.

Il protocollo prevede un impegno di venti anni, durante i quali il Consorzio sarà in prima linea nella gestione di questi patrimoni. L’obiettivo è rendere i beni confiscati risorse utili per il miglioramento della qualità della vita della comunità locale, implementando iniziative di recupero sociale e promozione della cultura della legalità.

celebrazione di figure simboliche

il ricordo di giancarlo siani

La cerimonia di oggi si inserisce in un contesto di riflessione e celebrazione, poiché coincide con la commemorazione di Giancarlo Siani, il giornalista assassinato dalla camorra. L’amministrazione comunale ha voluto legare questo accordo a momenti importanti della memoria collettiva, come la riapertura dell’asilo nido comunale di via Parini, intitolato proprio a Siani. Questo segnale rappresenta un forte messaggio di impegno verso la legalità e la giustizia, evidenziando la determinazione della comunità nel mantenere vivo il ricordo delle vittime della criminalità organizzata.

iniziative per la comunità

La riapertura dell’asilo e l’inaugurazione della Sala Mehari a San Giorgio a Cremano sono altri passi simbolici che sottolineano l’importanza di ribadire la lotta alla mafia attraverso atti concreti e misure di recupero. L’amministrazione comunale ha espresso la volontà di lavorare insieme agli organi istituzionali coinvolti, affinché i beni confiscati possano ritornare a essere risorse per tutti, infliggendo un colpo duro alle logiche dell’illegalità.

Il Protocollo di Legalità rappresenta, pertanto, non solo un accordo formale, ma anche un’alleanza che promette di portare benefici tangibili alla comunità di Torre Annunziata e di stimolare il recupero di una cultura della legalità. In questo contesto, il coinvolgimento della Prefettura, della Regione e della Procura della Repubblica offre una solida base per l’azione di rigenerazione sociale e urbana che è in atto in città.

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