Napoli: il Consiglio comunale approva la delibera per il cantiere di sgombero della Vela Celeste

Napoli: il Consiglio comunale approva la delibera per il cantiere di sgombero della Vela Celeste - Ilvaporetto.com

Il Consiglio comunale di Napoli ha recentemente preso una decisione cruciale in merito alla sicurezza e al recupero dell’area colpita dal crollo della Vela Celeste, avvenuto il 22 luglio. Durante la seduta del 26 settembre, i membri del consiglio hanno approvato all’unanimità la delibera 339, che autorizza l’affidamento di una somma urgente destinata all’allestimento del cantiere per lo sgombero dell’edificio. Questo passo è considerato fondamentale sia per rimuovere i detriti che per garantire la sicurezza dei cittadini.

Approvazione della delibera 339

Dettagli della delibera e allestimento del cantiere

La delibera 339 approvata dal Consiglio comunale di Napoli stabilisce le linee guida per l’avvio immediato di un cantiere per rimuovere i resti della Vela Celeste, un’operazione necessaria in seguito al tragico crollo di luglio. L’assessore al welfare, Luca Fella Trapanese, ha esposto in aula l’importanza di questo intervento, sottolineando come la sicurezza pubblica sia al primo posto per l’amministrazione. L’obiettivo è di completare le operazioni nel più breve tempo possibile, minimizzando i disagi per la popolazione locale.

Con l’approvazione della delibera, vengono messi a disposizione fondi per l’inizio immediato dei lavori, che includeranno anche misure di sicurezza per garantire che l’area circostante sia protetta durante il processo di sgombero. Il Consiglio comunale ha mostrato un’unità senza precedenti, con rappresentanti di vari partiti che hanno espresso un consenso unanime sull’assoluta necessità di portare avanti questo progetto.

Le reazioni politiche

Sostegno bipartisan per le iniziative dell’amministrazione

Le reazioni politiche alla delibera sono state fortemente favorevoli, sottolineando l’unità di intenti tra i vari gruppi presenti nel Consiglio comunale. Salvatore Guangi di Forza Italia ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo, lodando l’amministrazione per gli sforzi compiuti dopo la tragedia di Scampia e riconoscendo l’importanza del lavoro avviato per la sicurezza della zona. Nel suo intervento, Guangi ha messo in evidenza l’impegno della giunta nel garantire un rapido recupero dell’area colpita dal crollo.

Allo stesso modo, Gennaro Acampora del Partito Democratico ha accolto con entusiasmo l’iniziativa, evidenziando come la rigenerazione urbana e il valore sociale delle proposte dell’amministrazione possano rappresentare una spinta fondamentale per rinvigorire Scampia. Sergio D’Angelo, rappresentante di Napoli solidale – Europa verde Difendi la Città, ha aggiunto la necessità di un’organizzazione efficace della macchina dell’emergenza e dell’accoglienza, esprimendo preoccupazione per potenziali necessità future dei cittadini e sottolineando l’importanza di una preparazione anticipata.

Misure per l’accoglienza e futuri sviluppi

Piani per l’accoglienza e supporto temporaneo

L’assessore Luca Fella Trapanese ha risposto alle sollecitazioni dei consiglieri, confermando che sono già state individuate scuole idonee a ospitare eventuali persone che potrebbero trovarsi in difficoltà a seguito dell’emergenza. Queste strutture sono state selezionate per garantire un’accoglienza dignitosa e sicura a chi dovesse averne bisogno, permettendo una gestione delle situazioni di crisi in modo efficace e tempestivo.

Inoltre, l’amministrazione ha pianificato ulteriori interventi per assicurare il benessere della comunità di Scampia, prevedendo programmi di monitoraggio per garantire che reperti e problematiche legate alla sicurezza vengano trattati con la massima priorità. L’intenzione dell’amministrazione è di lavorare in sinergia con le diverse realtà locali per garantire che il processo di recupero non rimanga un intervento isolato, ma rappresenti l’inizio di un cambiamento positivo e duraturo per la zona. Le future iniziative saranno chiave per favorire la rigenerazione non solo fisica, ma anche sociale del territorio, puntando su una valorizzazione completa delle risorse locali e sull’inclusione della comunità in tutto il processo di recupero.

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