Il Clan Licciardi Regola il Territorio: Accordi tra Esposito e Giannelli su Parcheggi e Droga a Bagnoli

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La criminalità organizzata continua a rappresentare un problema significativo per la sicurezza a Napoli. Recenti indagini hanno rivelato nuovi dettagli sui meccanismi interni degli storici clan della zona, in particolare il clan Licciardi e i gruppi Esposito e Giannelli, attivi a Bagnoli. Secondo quanto emerso, un accordo di spartizione sarebbe stato raggiunto per gestire le attività illecite, al fine di fermare i contrasti fra le fazioni criminose.

I Contrasti tra Clan: Esposito e Giannelli

Scenari di Conflitto

I contrasti tra i gruppi di Massimiliano Esposito, noto come “lo Scognato”, e Alessandro Giannelli, soprannominato “Schwarz”, risalirebbero a circa dieci anni fa, precisamente intorno al 2014-2015. In quel periodo, Maria Matilde Nappi, moglie di Esposito, fungeva da reggente del gruppo, mentre il consorte era ancora in carcere. Questo ruolo strategico ha contribuito a una serie di tensioni, in particolare legate alla gestione della droga, parcheggi abusivi e macchinette slot.

Giannelli, tornato in libertà poco prima dell’acuirsi dei conflitti, avrebbe tentato di stabilire un accordo economico con Nappi per garantire stabilità e tranquillità. Il clan Giannelli si sarebbe offerto di versare mensilmente 5.000 euro a Nappi come parte di un tentativo di acquietare i contrasti, ma gli sforzi sono stati frustrati dal rifiuto della donna di capitolare in tal senso.

Ruolo del Clan Licciardi

L’intervento del clan Licciardi è stato determinante per dirimere la questione. Nappi, riconosciuta come vicina alla capoclan Maria Licciardi, avrebbe chiesto aiuto all’Alleanza di Secondigliano, in un tentativo di garantire il dominio del proprio gruppo. In questo contesto, è emerso il ruolo significativo di “PippettaCelardo che, nell’ambito di un incontro cruciale a Masseria Cardone, avrebbe chiarito che l’obiettivo del clan Esposito era scalzare Giannelli.

È fondamentale notare come i rapporti tra Esposito e Giannelli fossero caratterizzati da un passato di amicizia, complicando ulteriormente le dinamiche di potere tra le fazioni. L’accordo finale portò a una spartizione delle attività illecite, con gli Esposito che ottennero la gestione dei parcheggi e delle slot machine, mentre la piazza di spaccio venne divisa equamente.

L’Ultimatum a Giannelli: Tensioni Aumentano

L’Ultimatum di “lo Scognato”

A seguito di un nuovo arresto di Giannelli, le tensioni sono aumentate notevolmente. Secondo quanto riportato dal collaboratore di giustizia Yusseff Aboumouslim, “lo Scognato” avrebbe minacciato il gruppo di Giannelli di lasciare Bagnoli entro tre giorni. Questa mossa rispecchia la crescente pressione all’interno della criminalità organizzata locale, dove ogni passo è caratterizzato da minacce e tentativi di affermazione violenta.

La situazione è diventata ulteriormente complicata quando il referente dei Licciardi ha sconsigliato Esposito di esercitare questa pressione, avvertendo che Giannelli, in cattività, avrebbe potuto decidere di pentirsi, con conseguenze devastanti per i gruppi criminologici coinvolti.

Dinamiche Interne ai Clan

Le preoccupazioni espresse dal referente della Masseria Cardone evidenziano le fragili alleanze e le incertezze che attraversano il mondo criminale di Bagnoli. Esposito ha ribadito la necessità di mantenere il controllo sulla propria zona, facendo appello alla sua alleanza storica con i Licciardi e alla propria influenza nel territorio.

Ulteriori sviluppi mostrano come la Polizia di Stato stesse monitorando attentamente la situazione, convinta che un consolidamento del potere di un gruppo potesse compromettere la sicurezza in tutto il quartiere. Gli agenti avevano già convocato diversi affiliati al clan Giannelli per chiarire la situazione, lasciando intendere che il clima di incertezze permarrà a lungo.

La criminalità organizzata nella zona di Bagnoli continua a evolversi in modi complessi e imprevedibili, rispecchiando le pressioni sia interne che esterne a cui è soggetta. L’accordo tra i clan Esposito e Giannelli, sebbene momentaneamente stabilizzante, potrebbe rivelarsi fragile e temporaneo, data l’instabilità che caratterizza questo settore.

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