La questione della sicurezza stradale a Napoli è di crescente urgenza, con un numero sempre maggiore di incidenti mortali che pone interrogativi sulla responsabilità collettiva. L’assessore alla Polizia municipale, Antonio De Iesu, ha affrontato questi temi in un’intervista dopo un tragico incidente avvenuto su via Marina, chiarendo l’importanza di un approccio condiviso per migliorare la situazione.
Il drammatico panorama degli incidenti in Campania
I dati relativi agli incidenti stradali in Campania sono preoccupanti. La regione si colloca al secondo posto in Italia per numero di incidenti mortali, superata solo dalla Lombardia. Fino ad oggi, sono stati registrati 38 incidenti mortali nel 2023, numero che corrisponde a quello registrato nel Lazio. Di questi, 21 vittime sono state registrate a Napoli, dove le cause più frequenti degli incidenti includono elevate velocità, distrazione alla guida, e l’uso di sostanze alcoliche o stupefacenti.
Antonio De Iesu sottolinea come i giovani siano particolarmente a rischio, spesso sottovalutando le conseguenze delle proprie azioni. In risposta a questa situazione, è previsto un programma di formazione nelle scuole secondarie, dove verranno affrontati temi cruciali legati alla guida sicura e alle responsabilità legali associate ad alcuni comportamenti a rischio. L’assessorato alle Politiche giovanili, insieme all’ASL e all’ACI, organizzerà incontri informativi in dieci istituti superiori della città, con la presenza della polizia locale.
Interventi per migliorare la sicurezza stradale
De Iesu ha illustrato un piano di interventi che mira a migliorare la sicurezza sulle strade di Napoli. Questo piano prevede un’implementazione significativa di misure di protezione, compresi dossi, semafori, e dissuasori di velocità. Gli interventi includeranno la creazione di sessanta nuovi provvedimenti, come l’installazione di semafori pedonali, attraversamenti rialzati, e rallentatori acustici e ottici.
Il budget assegnato per queste opere ammonta a 956 mila euro, la maggior parte dei quali proviene da un finanziamento del ministero dei Trasporti. Gli interventi saranno concentrati nelle aree a maggior rischio di incidentalità e nelle vicinanze delle scuole, dove la sicurezza dei pedoni deve essere prioritaria. De Iesu ha assicurato che i lavori saranno completati entro la fine dell’anno, dimostrando un forte impegno della giunta comunale nella combattuta lotta contro gli incidenti stradali.
La responsabilità condivisa e il ruolo dei cittadini
Antonio De Iesu ha fatto un appello alla comunità, evidenziando come la responsabilità per la sicurezza stradale non ricada esclusivamente sulle autorità. In particolare, ha sottolineato l’importanza dell’esempio che gli adulti danno ai più giovani. Comportamenti sconsiderati come guidare senza cintura o utilizzare un motorino senza casco non sono solo imprudenti, ma propongono un modello negativo ai ragazzi.
L’assessore ha chiarito che è fondamentale una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini. “La sicurezza stradale è una questione che coinvolge tutti,” afferma De Iesu, “e migliorare la situazione richiede un cambio di mentalità a livello collettivo.” Educarе i giovani sui rischi legati alla guida e alle conseguenze legali dei comportamenti irresponsabili è una missione che deve essere condivisa da famiglie, scuole e istituzioni.
Le sfide per il corpo di polizia municipale
Degli ostacoli nelle misure di sicurezza stradale citati da De Iesu riguardano anche il sotto organico della Polizia municipale. Attualmente, sono in servizio 1.247 agenti, un numero significativamente inferiore rispetto ai 2.003 del 2011. Questa carenza di personale rende difficile implementare pattugliamenti costanti su tutte le strade della città, rendendo impraticabile la sorveglianza sulle oltre 1.200 chilometri di strade.
De Iesu ha fatto appello al sindaco affinché il potenziamento dell’organico della polizia municipale venga considerato una priorità nelle prossime scelte di gestione del comune. Sebbene stia venendo attuato un concorso per reclutare 60 nuovi agenti, e ci siano contratti a tempo determinato in arrivo, le necessità superano le risorse umane disponibili. “La legge e il buon senso non possono bastare senza un adeguato schieramento di forze di polizia sul territorio,” conclude De Iesu.