
intervento della Polizia Postale per proteggere un 13enne vittima di cyberbullismo, dopo insulti e minacce online nel 2025
Una studentessa di 13 anni, residente in una città dell’Emilia, è stata al centro di un grave episodio di cyberbullismo, suscitando grande preoccupazione nella comunità locale. Come riportato dall’edizione modenese de *il Resto del Carlino*, la giovane ha subito insulti e minacce da parte delle compagne di classe, che frequentavano la seconda media lo scorso anno. Tra le frasi più inquietanti, spicca un messaggio in chat che recitava: “Bruciamola”, associato al suo nome.
La madre della ragazza ha espresso la sua inquietudine, rivelando che la figlia ha gusti particolari e uno stile di abbigliamento diverso rispetto ai coetanei, fattori che potrebbero aver influito sulla sua accettazione nel gruppo. “Probabilmente non è stata accettata anche per una questione di ‘genere'”, ha sottolineato, evidenziando come la diversità possa diventare un bersaglio per il bullismo.
Intervento della polizia postale
In seguito alla denuncia presentata dalla famiglia, la Polizia Postale è intervenuta per porre fine a questa situazione insostenibile. Gli agenti si sono recati direttamente nella classe in cui si sono verificati gli atti di bullismo, affrontando il tema con gli studenti. Durante l’incontro, hanno illustrato le conseguenze del cyberbullismo, evidenziando non solo il danno emotivo che può causare alla vittima, ma anche le possibili ripercussioni legali per chi compie tali atti.
La madre della ragazza ha raccontato che, sebbene la denuncia iniziale non sia proseguita, l’approccio diretto della Polizia ha avuto un effetto positivo. “La Polizia Postale ha preferito parlare direttamente ai ragazzi, e ora la situazione è molto migliorata”, ha affermato, esprimendo un certo sollievo per il cambiamento avvenuto.
Un problema serio e attuale
Il caso di questa giovane studentessa mette in evidenza un problema purtroppo sempre più diffuso tra i giovani: il cyberbullismo. Le piattaforme digitali, sebbene offrano opportunità di socializzazione, possono anche diventare un terreno fertile per comportamenti tossici e violenti. È fondamentale che scuole e famiglie collaborino per educare i ragazzi sull’importanza del rispetto reciproco e sulle conseguenze delle proprie azioni online.
La Polizia Postale, attraverso iniziative di sensibilizzazione, sta cercando di affrontare questa emergenza sociale, ma è essenziale che anche i genitori prestino attenzione ai segnali di disagio nei propri figli e incoraggino un dialogo aperto su questi temi. La storia di questa ragazza è un monito per tutti: la diversità non deve mai diventare un motivo di esclusione o di attacco.