Nella prima parte del 2024, la Campania ha registrato il più alto numero di furti e rapine ai danni di sale slot, centri scommesse, bar e tabaccherie. Di questi, Napoli si colloca al vertice della classifica, mostrando un preoccupante fenomeno di criminalità che preoccupa le autorità locali e i cittadini. Questi eventi criminosi, spesso caratterizzati da violenza, si verificano in un contesto di crescente allerta da parte delle forze dell’ordine.
Secondo quanto riportato da Agimeg, l’Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco, nei primi sette mesi del 2024 si sono verificati un totale di 150 raid ai danni di diverse attività commerciali in Campania. Di questi, ben 40 episodi si sono concentrati nella regione campana, confermandola come la più colpita in Italia. Questo trend crescente e preoccupante è attribuibile a diversi fattori, tra cui la natura stessa di questi esercizi, che spesso movimentano ingenti somme di denaro e offrono opportunità di guadagno per i malintenzionati.
La maggiore incidenza di furti e rapine in Campania è influenzata dalla densità e diffusione di sale scommesse, sale giochi e tabaccherie; in particolare, l’abbondanza di “Gratta e Vinci” attira l’attenzione dei criminali. Inoltre, la presenza di organizzazioni criminali nella regione contribuisce a un contesto in cui la violenza diventa un metodo comune per ottenere denaro e beni. Quasi una rapina su dieci avviene a Napoli, un segnale di forte allerta per la sicurezza in città.
Napoli si distingue come la città più estremamente colpita, registrando 15 colpi su 150 a livello nazionale. Seguono Palermo, con 10 episodi, e Roma, che mostra un allarmante numero di 8 furti e rapine in sette mesi. Le statistiche indicano che la criminalità non risparmia nemmeno le aree meno popolate: anche in piccoli comuni come Silea e San Giorgio del Sannio, si sono registrati episodi di violenza simile.
Le ripercussioni di questo aumento dei crimini non si limitano ai principali centri urbani. L’ultima ondata di raid ha colpito anche paesi con meno di diecimila abitanti. Ad esempio, il 31 luglio a Silea è avvenuta una rapina in sala slot, durante la quale i rapinatori hanno minacciato i clienti con attrezzi da giardinaggio. Questo ampio ventaglio di episodi di criminalità suggerisce che anche le piccole comunità stanno diventando bersagli potenziali per malviventi, rendendo la questione della sicurezza una preoccupazione estesa.
I furti e le rapine non sono avvenuti solo nei grandi centri urbani, ma anche in contesti residenziali e commerciali più tranquilli. I ladri non esitano a utilizzare la violenza, sembrando attuare una strategia premeditata che prevede l’uso di armi e minacce per ottenere contante e beni. Queste modalità operative indicano una crescente audacia da parte dei criminali, pronti a sfruttare ogni opportunità che si presenta.
Oltre ai raid di Silea e San Giorgio del Sannio, altri episodi recenti comprendono attacchi in altre località, come Gemona del Friuli, Vigonza e Pordenone. Questa escalation di violenza e impunità deve stimolare una risposta coordinata da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni locali, per garantire la sicurezza pubblica e restituire tranquillità alle comunità.
La situazione attuale richiede un’analisi approfondita e un’azione tempestiva per affrontare un fenomeno criminoso che sembra inesplicabilmente radicato nelle dinamiche economiche e sociali di queste regioni. Le autorità cittadine e regionali sono chiamate a intervenire tempestivamente per arginare questa ondata di violenza e garantire un ambiente sicuro per i cittadini e le imprese.