Un’iniziativa fondamentale per l’inclusione sociale delle persone con disabilità prende avvio a Roma: fino al 23 dicembre, il CSI Centro Sportivo Italiano – Comitato di Roma lancia il progetto “Tutti in Campo”. Questa serie di eventi, che si articolerà in 47 open day distribuiti in 18 strutture sportive della capitale, ha come obiettivo principale la sensibilizzazione del pubblico sul tema dello sport e della disabilità. Questo progetto è stato presentato in un convegno all’Università di Roma “Foro Italico” durante la Giornata internazionale delle persone con disabilità, sotto il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale.
Obiettivi del progetto “Tutti in Campo”
Il progetto “Tutti in Campo” si propone di raggiungere tre obiettivi chiave, mirati a migliorare la vita delle persone con disabilità e a favorirne l’inclusione nel mondo sportivo. In primis, l’iniziativa intende assistere le persone con disabilità e le loro famiglie nella ricerca di attività sportive capaci di rispondere alle loro esigenze specifiche. La creazione di un ambiente accogliente e di proposte adeguate è fondamentale per garantire un’inclusione reale, permettendo a tutti di praticare sport in modo continuativo e gratificante.
Uno degli aspetti centrali dell’iniziativa è la possibilità per le famiglie di toccare con mano le varie discipline disponibili, raccogliendo informazioni preziose per un’adesione futura. Gli open day, infatti, non si limitano a una semplice presentazione delle attività, ma offrono l’opportunità di vivere l’esperienza sportiva in prima persona.
Un secondo obiettivo è quello di far conoscere al pubblico le svariate attività giovanili e sportive che le associazioni del CSI Roma mettono a disposizione. Molte di queste realtà già lavorano con impegno e dedizione per garantire inclusione e accessibilità a tutti, ma spesso non riescono a comunicare adeguatamente la loro offerta. Attraverso “Tutti in Campo”, si punta a dare loro la visibilità necessaria.
Infine, un punto cruciale è rappresentato dalla sensibilizzazione delle nuove organizzazioni. L’inclusione non dovrebbe essere una responsabilità soltanto delle istituzioni sportive attive, ma un impegno collettivo che coinvolge tutti. Per questo, il progetto mira a coinvolgere anche nuove entità e organizzazioni che, attraverso la loro partecipazione e le loro risorse, possano contribuire all’ampliamento delle opportunità per le persone con disabilità.
La voce del CSI Roma: Daniele Pasquini
Daniele Pasquini, presidente del CSI Roma, sottolinea con fermezza l’importanza dello sport nella vita delle persone con disabilità, richiamando l’attenzione sui recenti Giochi Paralimpici di Parigi. Questi eventi sportivi hanno dimostrato come lo sport possa rappresentare un’opportunità sia per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità sia per modificare la percezione della disabilità stessa nella società.
Pasquini evidenzia come i risultati ottenuti, sia a livello individuale che di squadra, abbiano messo in luce l’incredibile potenziale di questi atleti, capaci di raggiungere performance di altissimo livello nonostante le sfide fisiche e mentali. Questi successi sportivi, inoltre, fungono anche da catalizzatore per una maggiore attenzione mediatica sull’importanza dell’inclusività, promuovendo un cambiamento culturale nella percezione della disabilità. Passare da una visione che evidenzia i “limiti” a una che celebra le “abilità” è essenziale per un’integrazione efficace.
Nonostante il crescente interesse pubblico verso le tematiche di inclusione, Pasquini fa notare che solo il 7% delle società sportive italiane attualmente si dedica attivamente a questo scopo. È quindi cruciale che iniziative come “Tutti in Campo” possano ampliare l’orizzonte dell’inclusione sportiva, incoraggiando molte più associazioni a entrare nel campo dell’accoglienza e della formazione.
Le parole dell’assessora Barbara Funari
L’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari, sostiene che lo sport può fungere da importante strumento di inclusione sociale. Con il progetto “Tutti in Campo”, l’amministrazione capitolina intende facilitare l’accesso delle persone con disabilità a realtà sportive idonee, che offrano proposte adeguate alle loro necessità.
Durante la campagna verranno avviati corsi di formazione specifici per operatori sportivi, mirati ad attenzionare l’importanza dell’inclusione nel mondo sportivo. Funari sottolinea inoltre l’importanza degli open day, che serviranno per promuovere giornate dedicate allo sport inclusivo. Attraverso questi eventi, si auspica di accogliere non solo gli atleti, ma anche le famiglie, affinché possano conoscere e apprezzare la ricchezza delle attività sportive disponibili.
Con “Tutti in Campo”, Roma intende dare un messaggio forte e chiaro: lo sport è un diritto di tutti e rappresenta un’opportunità per costruire legami, ostacoli e pregiudizi possono essere superati, e ogni individuo merita di essere accolto nel mondo dello sport. Questo impegno si traduce in una risposta concreta alle necessità di inclusione, un passo importante verso una società più equa e giusta.
Per maggiori dettagli sulla manifestazione e l’elenco completo degli eventi, è possibile consultare il calendario ufficiale disponibile sul sito del CSI Roma.