L’Accademia Nazionale dei Sartori ha recentemente annotato un momento significativo nel panorama della moda artigianale. Nei saloni di un prestigioso albergo romano, il 27 e 28 settembre, si è celebrato un evento annuale dedicato all’arte della sartoria su misura, culminato con la sfilata dei partecipanti al contest promozionale. Quest’incontro ha visto la partecipazione di giovani artigiani provenienti da diverse regioni d’Italia e ha messo in risalto l’importanza e il valore del “fatto a mano“.
La sfilata e i premi: un trionfo femminile
Durante la serata di sfilata, si è svolta una competizione intensa dedicata a 12 giovani sarti che hanno presentato opere esclusive nel campo della sartoria femminile. I sarti, rigorosamente selezionati, hanno confezionato cinque capi ciascuno, utilizzando gli stessi tessuti forniti per l’occasione. Questo concorso non solo ha messo in luce l’abilità dei partecipanti, ma anche l’innovazione e la creatività che caratterizzano l’artigianato italiano.
Il premio “Manichino d’Oro” è andato a Federica Carone, che si è distinta per la qualità e l’originalità delle sue creazioni. Questo riconoscimento evidenzia il crescente ruolo delle donne nel settore, che ha visto, quest’anno, un podio interamente femminile. Oltre a Carone, sono stati assegnati anche altri premi: il premio “Gesso d’Oro” per la migliore tecnica di taglio è stato attribuito a Giada Zanoni, mentre il “Ditale d’Oro” per la migliore tecnica di cucito è stato vinto da Cira Borelli. Tali riconoscimenti dimostrano l’elevato livello di competenza e professionalità raggiunto dai giovani talenti nel settore della sartoria.
Nell’ambito della serata si è anche celebrato il Premio “Vita da Sarto”, assegnato a due maestri artigiani: il sardo Maestro Marco Cau e il calabrese Maestro Domenico Fedele. Marco Granelli, presidente di Confartigianato Imprese, ha avuto l’onore di consegnare il premio, sottolineando così l’importanza della continua trasmissione di know-how e la valorizzazione delle tradizioni sartoriali italiane.
Convegno sulla sostenibilità e l’evoluzione dell’artigianato
Il primo giorno dell’evento ha visto anche lo svolgimento di un convegno di fondamentale importanza, centrato sui temi della sostenibilità nel mondo della sartoria. I relatori, tra i quali il maestro Gaetano Aloisio e tanti altri esponenti di spicco del settore, hanno discusso delle sfide e delle opportunità del comparto in un contesto normativo sempre più stringente in Europa. L’attenzione è stata rivolta non solo alla salvaguardia dell’artigianato, ma anche alla necessità di adattarsi alle nuove normative ambientali, essenziali per un futuro più sostenibile.
Un focus particolare è stato dedicato all’evoluzione dell’artigianato nell’era della digitalizzazione. Nella seconda parte del convegno, esperti come Franz Botrè e Paolo Manfredi hanno illustrato come la tecnologia può trasformare il settore senza compromettere l’autenticità dei processi artigianali. Ancora una volta, il dialogo tra tradizione e innovazione si è rivelato cruciale, suggerendo strade nuove per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.
L’importanza di eventi come questo
La sfilata dell’Accademia Nazionale dei Sartori e il convegno collegato rappresentano non solo una celebrazione della sartoria artigianale, ma anche un’occasione per riflettere sull’evoluzione del settore e sul suo impatto economico e culturale. In un’epoca in cui il fast fashion domina, eventi del genere pongono attenzione sull’unicità e la qualità del lavoro artigianale, rinnovando l’interesse del pubblico verso ciò che è fatto a mano e su misura. Attraverso iniziative come questa, i giovani sarti hanno l’opportunità di mettersi in luce, mentre gli esperti del settore possono collaborare per costruire un futuro sostenibile e prospero per la moda italiana.