Un importante accordo volto a favorire il reinserimento lavorativo e sociale dei giovani coinvolti nell’area penale minorile sarà firmato il 26 novembre presso il Centro Commerciale Jambo1 di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta. L’iniziativa, unica nel suo genere nella Regione Campania, rappresenta un passo significativo nella lotta contro l’esclusione sociale e la criminalità giovanile.
Gli obiettivi dell’accordo
Questo accordo prevede collaborazioni tra il Ministero della Giustizia, attraverso il Centro per la Giustizia Minorile per la Campania, e la società Cis Meridionale. L’attenzione si concentra sull’inserimento lavorativo dei minori e dei giovani che si trovano in situazione di difficoltà, con l’obiettivo di contrastare le forme di disagio e promuovere opportunità solide per il loro futuro.
La sottoscrizione dell’accordo rappresenta un’opportunità crescente per i ragazzi, ai quali verranno forniti gli strumenti necessari per accedere al mercato del lavoro. Il lavoro è visto come una chiave fondamentale per prevenire comportamenti devianti e per ridurre i tassi di recidiva. La collaborazione è concepita come un intervento sistematico che si propone di integrare i giovani nel contesto sociale, rendendoli protagonisti attivi della loro vita.
I firmatari e i temi dell’evento
L’accordo sarà firmato dal dott. Nicola Palmiero, dirigente del Centro per la Giustizia Minorile per la Campania, e dal dott. Luigi Moscato, amministratore unico della Cis Meridionale. Alla cerimonia parteciperanno importanti figure istituzionali, tra cui il Generale Fernando Verdolotti, Direttore Generale aziende e beni aziendali sequestrati e confiscati, e la dott.ssa Cristiana Rotunno, Vice Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.
Inoltre, saranno presenti il dott. Piero Avallone, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Salerno, e la dott.ssa Patrizia Imperato, Procuratrice presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli. La partecipazione di figure di spicco nel settore della giustizia minorile sottolinea l’importanza e l’urgenza di affrontare le problematiche legate al reinserimento dei giovani, offrendo loro strumenti concreti per il futuro.
Un modello per le altre regioni
L’accordo di Trentola Ducenta potrebbe fungere da modello per altre regioni italiane, dimostrando come sinergie tra istituzioni e imprese possano avere un impatto positivo sul tessuto sociale. L’aspetto innovativo di questa iniziativa risiede nella convincente integrazione tra giustizia, economia e responsabilità sociale, puntando a costruire un percorso di crescita e opportunità per i minori in difficoltà.
Investire nel reinserimento lavorativo e sociale dei giovani in difficoltà non è solo un atto di giustizia sociale, ma anche una necessità economica e morale per garantire un futuro migliore, riducendo i rischi di marginalizzazione e chiusura nel circuito della devianza. La speranza è che simili iniziative possano trovare terreno fertile in molte altre aree, contribuendo a costruire una società più inclusiva e giusta.