Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, lancia un duro attacco alla Regione Campania, accusando che la gestione delle risorse nel settore sanitario stia avvenendo in modo dannoso per i laboratori di analisi cliniche. Lamberti, rappresentante di un’importante associazione di categoria nazionale, sottolinea come l’accordo recentemente stipulato con le case di cura private sottragga fondi vitali ai laboratori, aggravando una situazione già critica. Questo articolo analizza i dettagli della controversia, le sue implicazioni e il contesto in cui si svolge.
L’accordo contestato e i fondi sottratti
Il 3 dicembre scorso, la Regione Campania ha ufficializzato un accordo con le associazioni di categoria delle case di cura private, prevedendo il trasferimento di 15 milioni di euro dal comparto della specialistica. Tale somma andrà a sostenere le cliniche private per compensare prestazioni che superano il budget previsto. Lamberti denuncia questa scelta come una forma di “Robin Hood alla rovescia”, in quanto anziché redistribuire il denaro verso chi ne ha più bisogno, si tolgono risorse a un settore già in difficoltà .
Gli ambiti colpiti includono laboratori di analisi, radiologia, medicina nucleare, cardiologia e odontoiatria. Questi servizi, fondamentali per la salute pubblica, si trovano di fronte a una crisi finanziaria accentuata. Secondo il presidente di Federlab, mentre le strutture private beneficiano di nuove risorse, i laboratori devono affrontare il paradosso di non poter garantire alcune prestazioni a causa della mancanza di fondi necessari da parte del Servizio Sanitario Regionale.
Non solo i laboratori stanno ricevendo meno risorse, ma anche il budget definitivo per il 2024 è ancora non comunicato, creando incertezze operative per le strutture. Una situazione che, a detta di Lamberti, va avanti da mesi, con nove mesi di attesa e precedenti decurtazioni sul budget del 2023.
Conseguenze per i laboratori di analisi cliniche
La denuncia di Gennaro Lamberti non si limita solo a un’analisi della situazione attuale; mette in evidenza le conseguenze gravose che questa redistribuzione delle risorse comporta. Molti laboratori di analisi cliniche si vedono costretti a limitare le prestazioni a carico del servizio sanitario, con il rischio di compromettere la qualità del servizio offerto ai cittadini. In questo contesto, Lamberti sottolinea come le strutture abbiano dovuto operare su contratti provvisori, che sono sensibilmente inferiori rispetto a quelli dell’anno precedente.
Il presidente di Federlab Italia evidenzia che nonostante gli sforzi da parte delle strutture per adeguarsi alle rigide norme e per accedere ai fondi destinati a premiare le strutture virtuose, la realtà è ben diversa: anziché essere valorizzati, molti laboratori si trovano a subire ulteriori penalizzazioni. Ciò si traduce in un deterioramento della qualità del servizio, ma anche in un clima di sfiducia fra i professionisti del settore che si sentono abbandonati.
La linea di demarcazione tra i servizi pubblici e privati si fa sempre più sfumata, mentre emerge un quadro in cui il profitto sembra prevalere sull’accessibilità e sulla qualità dell’assistenza sanitaria. Il futuro è incerto per i laboratori che continuano a lavorare con risorse che non giustificano la loro fondamentale funzione nell’ambito della salute pubblica.
Le richieste di Federlab Italia
In risposta a questa situazione di emergenza, Federlab Italia non rimane silenziosa. Lamberti accentua la necessità di un intervento tempestivo da parte delle istituzioni affinché le risorse destinate alla sanità siano ridistribuite in modo equo, garantendo supporto ai laboratori di analisi cliniche e agli altri servizi specialistici. È fondamentale che la Regione Campania attui una strategia più bilanciata per evitare il collasso di un settore cruciale per il benessere dei cittadini.
Il presidente di Federlab chiede anche un’attenzione mirata sul bilancio e una comunicazione chiara circa le decisioni che riguardano il budget. La mancanza di trasparenza e l’incertezza sul futuro compromettono la capacità operativa dei laboratori. Per ribadire l’importanza del ruolo ricoperto, Federlab si propone come interlocutore attivo nel dialogo con le autorità regionali, affinché si arrivi a una soluzione sostenibile che possa portare a un rilancio del settore.
La mobilitazione dei laboratori e l’unità d’intenti tra le diverse strutture sono fondamentali per affrontare questa sfida e garantire la continuità dei servizi essenziali. La richiesta di una ripartizione equa delle risorse si fa portavoce non solo degli interessi dei laboratori, ma anche dei diritti dei cittadini a ricevere un’adeguata assistenza sanitaria.