Un’importante aggiunta al patrimonio culturale di Acerra è rappresentata dalla nuova donazione artistica all’interno del Museo di Pulcinella del Folklore e della Civiltà Contadina. L’artista Pellegrino Capobianco, conosciuto come Crinos, ha presentato la sua opera “La Sfilata dei Pulcinella”, un pezzo che arricchisce il già variegato percorso espositivo del museo, dedicato alla celebre maschera napoletana. Questa donazione non è solo un’aggiunta artistica, ma segna anche un momento significativo nella valorizzazione della cultura popolare campana.
L’opera di Pellegrino Capobianco: “La Sfilata dei Pulcinella”
Un collage di emozioni e tradizione
La nuova opera di Capobianco, realizzata con una tecnica mista, si distingue per la sua composizione che gioca con vari materiali. Il lavoro presenta otto Pulcinella, caratterizzati da copricapi dorati e gambe affusolate, che sembrano danzare e muoversi al ritmo di una melodia festosa. L’artista ha impiegato ritagli di carte fiorentine, inchiostri vibranti, colori inserti e dettagli in foglia d’oro, creando un collage di piccole dimensioni che fonde arte, cultura e tradizione.
Questo pezzo, che riemerge come un inno alla vivacità della maschera di Pulcinella, si inserisce perfettamente nel contesto del museo, il quale si dedica allo studio e alla celebrazione di questa figura iconica. Il direttore del museo, Tommaso Esposito, sottolinea l’importanza di ospitare opere di artisti contemporanei che continuano a reinterpretare questo simbolo della cultura popolare.
Significato e impatto sull’esposizione
La donazione di Capobianco arricchisce non solo la collezione espositiva, ma offre anche una nuova interpretazione della figura di Pulcinella. In questa opera, la maschera è rappresentata non solo come un personaggio teatrale, ma anche come simbolo di un patrimonio culturale in continua evoluzione. La presenza di elementi artistici moderni combinati con tradizioni secolari invita i visitatori a una riflessione profonda sull’identità culturale campana.
Il museo diventa così un luogo di interazione tra passato e presente, dove l’arte diventa mezzo per comunicare e mantenere viva la tradizione. Questo approccio valorizza e rilancia l’immagine del museo come centro di cultura vivente e dinamico.
Storia e collezioni del Museo di Pulcinella
Il Museo di Pulcinella: un luogo di memoria e cultura
Fondato nel 1992 dal Centro di Cultura “Acerra Nostra”, il Museo di Pulcinella è ospitato all’interno del Castello dei Conti di Acerra. L’edificio storico, con le sue antiche sale della cucina e i due piani dedicati, crea un’atmosfera suggestiva per la fruizione delle esposizioni. Il museo è arricchito da un Archivio, una Biblioteca e una Videoteca, comprendendo una sezione di ricerca dedicata alla figura di Alfonso Maria di Nola.
Le dodici sale espositive non solo raccontano la storia di Pulcinella, ma festeggiano anche il folklore di Terra di Lavoro. Qui si possono osservare cucine storiche, il monumento a Pulcinella realizzato da Gennaro d’Angelo e una varietà di oggetti che riflettono l’ingegno e la creatività del popolo campano.
Un percorso attraverso le origini di Pulcinella
Nella sezione dedicata a Pulcinella, il museo offre un affascinante percorso delle sue origini. I visitatori possono scoprire documenti originali legati alle tradizioni, opere d’arte, costumi e fotografie di attori che hanno impersonato la maschera in diverse epoche, come Antonio Petito e Massimo Troisi. Questa varietà di espressioni artistiche permette di cogliere il profondo legame tra Pulcinella e la cultura napoletana nel corso della storia.
Le esposizioni includono anche una selezione di oggetti rari e opere dell’artigianato campano, sia tradizionali che contemporanee. Ogni pezzo racconta una storia e il museo diventa così non solo uno spazio di conservazione, ma anche di educazione, stimolando il pubblico a esplorare e conoscere le ricchezze della cultura locale.
Pellegrino Capobianco e il suo percorso artistico
Un artista poliedrico dalla formazione archeologica
Pellegrino Capobianco, originario di Avellino, è un artista noto non solo per le sue creazioni, ma anche per il suo impegno nel promuovere e valorizzare il patrimonio culturale italiano. La sua formazione come archeologo lo ha portato a esplorare le relazioni tra arte, cultura e tecnologia, contribuendo a diversi progetti di rilevanza nazionale.
Capobianco unisce quindi le sue competenze artistiche a una visione più ampia, impegnandosi nel campo della comunicazione e promozione turistica. La sua opera riflette un profondo legame con il territorio, rendendo omaggio alla storia e alle tradizioni che da esso emergono.
Creazioni ispirate al territorio e alla cultura
L’arte di Capobianco si distingue per la capacità di reinterpretare e rendere omaggio al patrimonio culturale locale, attraverso una fusione di elementi tradizionali e innovativi. Ogni sua creazione è un invito a riscoprire la bellezza delle radici culturali, rendendo omaggio alla tradizione mentre si apre a suggestioni contemporanee.
Con la sua opera “La Sfilata dei Pulcinella”, l’artista non solo arricchisce il patrimonio del Museo di Pulcinella, ma contribuisce anche a una conversazione più ampia sulla cultura, il folklore e l’identità collettiva della Campania.