Acerra punta a diventare la Capitale italiana della cultura nel 2027, un progetto ambizioso che mira a esaltare il patrimonio culturale locale per generare opportunità di crescita e sviluppo per il territorio e le comunità vicine. La candidatura è stata ufficializzata durante un evento al Castello dei Conti di Acerra, dove è stato presentato il dossier “I Segreti di Pulcinella“, una proposta che raccoglie il sostegno di diverse istituzioni e associazioni locali. Scopriamo i dettagli di questa iniziativa e le sue potenziali ricadute per la comunità.
La candidatura di Acerra a Capitale italiana della cultura 2027 si basa su un’alleanza tra la Regione Campania, la Città Metropolitana di Napoli e vari comuni della provincia, tra cui Afragola, Nola e Somma Vesuviana, nonché un ampio numero di associazioni locali. Questa sinergia rappresenta un’opportunità irrinunciabile per valorizzare non solo le bellezze storiche e artistiche di Acerra, ma anche il suo ruolo cruciale come centro di riferimento per i comuni limitrofi.
Il sindaco Tito D’Errico ha evidenziato come la cultura possa fungere da motore per lo sviluppo sociale ed economico, sostenendo che la candidatura è il risultato di un lavoro di squadra portato avanti da anni dagli uffici comunali e dalle passate amministrazioni. Questa progettualità mira a rafforzare l’identità culturale di Acerra, sottolineando la capacità della città di affrontare le sfide future con determinazione. L’obiettivo è creare un impatto positivo sul turismo e sull’economia locale, promuovendo progetti di riqualificazione culturale e sociale.
In un contesto più ampio, il presidente del Consiglio Comunale, Raffaele Lettieri, ha puntualizzato l’importanza di una visione collettiva per ottimizzare le risorse e migliorare l’accessibilità della zona. Il successo della candidatura potrebbe infatti trarre vantaggio dai recenti sviluppi in materia di mobilità, è essenziale che le varie entità territoriali collaborino intorno a un progetto comune.
Il dossier “I Segreti di Pulcinella“, presentato per sostenere la candidatura, si propone di mettere in risalto le eccellenze locali meno conosciute, attraverso una narrazione nuova e coinvolgente. Come spiegato dall’ingegnere Giovanni Soria, dirigente dell’Ufficio Cultura, il dossier è un tentativo di rinnovare l’immagine di Acerra, allontanandola da una rappresentazione negativa spesso associata alla città.
La scelta di Pulcinella come simbolo del progetto non è casuale: in questo modo si intende coniugare le radici locali con una figura iconica che rappresenta l’arte e la cultura partenopea. Il documento non solo elenca le potenzialità del territorio, ma delinea anche un piano di azione strategica per la valorizzazione del patrimonio culturale, naturalistico e enogastronomico di Acerra e delle aree circostanti.
Una delle finalità del dossier è quella di attrarre l’attenzione su eventi, manifestazioni e attività che attualmente non ricevono la visibilità che meritano. Un focus particolare sarà dedicato alla promozione culturale, utilizzando i canali digitali e tradizionali per raggiungere un pubblico più vasto. La candidatura si configura quindi come un’opportunità per creare un network di visibilità e risorse.
L’iter per la candidatura delle città italiane a Capitale della cultura è ben definito e prevede diverse fasi. Dopo la presentazione ufficiale delle manifestazioni di interesse, il Ministero della Cultura ha pubblicato l’elenco delle città ammissibili. Acerra è tra le 17 realtà che hanno perfezionato la propria candidatura, presentando progetti entro le scadenze stabilite.
Il dossier di candidatura viene esaminato da una giuria di esperti che selezionerà al massimo dieci città finaliste entro il 12 dicembre 2024. Tra queste, verrà scelta la Capitale della cultura per il 2027, a seguito di audizioni pubbliche e discussioni con la giuria, programmate per svolgersi entro il 12 marzo 2025.
La proclamazione ufficiale avverrà entro il 28 marzo 2025, segnando un’importante pietra miliare per la città che riuscirà a imporsi. La partecipazione ad un evento di tale rilevanza rappresenta non solo un riconoscimento ma anche un’opportunità cruciale per stimolare crescita e sviluppo culturale, economico e sociale, non solo per Acerra, ma per tutte le aree vicine collegate a questo ambizioso progetto.