La scomparsa di Mario Del Treppo, avvenuta il 7 agosto 2024 all’età di 95 anni, segna una triste perdita per il panorama accademico e culturale italiano. Del Treppo è stato una figura fondamentale nella comprensione della Napoli aragonese, contribuendo in maniera significativa alla ricerca storica e agli studi economici della società del Quattrocento. La sua carriera, caratterizzata da un’intensa attività didattica e di ricerca, si è snodata tra l’università e varie accademie, dove ha lasciato un’impronta profonda.
Mario Del Treppo ha ricoperto un ruolo di primaria importanza nell’Accademia Napoletana, dove ha insegnato storia medievale dal 1968 e dove è poi diventato professore emerito. Con il suo approccio rigoroso e il suo vasto patrimonio di conoscenze, Del Treppo ha formato numerose generazioni di studenti, trasmettendo loro non solo nozioni storiche, ma anche il metodo critico necessario per interpretare la complessità del passato.
Un tratto distintivo della vita di Del Treppo è stato il suo rapporto con Giuseppe Galasso, altro illustre studioso napoletano. I due si conobbero durante gli anni universitari e svilupparono una profonda amicizia, caratterizzata da scambi intellettuali intensi e a volte da divergenze di opinione. Se Galasso era noto per la sua personalità vivace e dinamica, Del Treppo si distingue per il suo carattere più riservato e contemplativo. Questa complementarietà ha arricchito il dibattito accademico italiano, contribuendo a un confronto intellettuale che ha dato voce a diverse prospettive storiche.
Tra le opere più rilevanti di Mario Del Treppo spiccano i suoi approfondimenti sull’economia e la società della Napoli aragonese. Nel suo lavoro “I mercanti catalani e l’espansione della corona aragonese nel secolo XV” , Del Treppo analizza il ruolo cruciale dei mercanti nella diffusione della cultura e del potere aragonese, mettendo in luce le dinamiche economiche e commerciali dell’epoca.
Altra importante pubblicazione è “Storiografia del Mezzogiorno” , in cui Del Treppo riflette sullo sviluppo e l’evoluzione della ricerca storica nel Sud Italia. Le sue opere non miravano solo a ripercorrere le tappe di un periodo storico, ma anche a capire le influenze e le implicazioni delle scelte politiche ed economiche che hanno segnato il destino della regione.
Diventato un’icona nel panorama accademico, le lezioni di Del Treppo non erano solo una fonte di conoscenza, ma anche un’esperienza formativa in senso più ampio. I suoi studenti ricordano con affetto il suo approccio laico e ironico, capace di rendere coinvolgenti anche le materie più complesse. Questa sua capacità di entrare in empatia con gli studenti ha generato attaccamento e stima reciproca, rendendo l’aula un luogo di scambio culturale stimolante.
Nel rispetto della sua volontà, non si svolgeranno funerali per Mario Del Treppo. Questa decisione riflette il suo carattere schivo e riservato, e si unisce al ricordo di una figura che ha saputo combattere con intelligenza e passione nell’ambito della ricerca storica. La sua eredità culturale rimarrà nella memoria di quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e apprenderne gli insegnamenti.