Addio ad Amelia Cortese Ardias: Un’icona della politica e della cultura a Napoli

La recente scomparsa di Amelia Cortese Ardias, avvenuta all’età di 106 anni, segna una grande perdita per la politica e la cultura della città di Napoli. Il suo impegno costante nel sociale e le sue innovazioni legislative hanno lasciato un segno indelebile nella comunità. Politica e cultura si intrecciano nella sua storia, facendo di lei una figura emblematicamente liberale.

La carriera politica di Amelia Cortese Ardias

Consigliera comunale e provinciale

Amelia Cortese Ardias inizia la sua carriera politica come consigliera comunale a Napoli nel 1970, un momento significativo in cui il panorama politico italiano stava subendo notevoli cambiamenti. Il suo ruolo si estende ulteriormente con la nomina a consigliera provinciale nel 1972, una posizione che le permette di ampliare il suo raggio d’azione, influenzando le politiche locali. In questo periodo, rappresenta le istanze di un’ampia area moderata, svolgendo un lavoro atta causa alla sua capacità di mediazione e ascolto delle esigenze dei cittadini.

Elezione in consiglio regionale

Nel 1975, la sua carriera raggiunge un nuovo traguardo con l’elezione al Consiglio Regionale della Campania, carica che manterrà per quattro legislature fino agli anni ’90. Questa lunga esperienza le consente di apportare significative modifiche legislative, influenzando positivamente la vita di molti cittadini campani. Durante questo periodo, Cortese Ardias non solo si distingue per la sua dedizione alla politica locale, ma diventa anche un punto di riferimento per le donne nel settore pubblico, ispirando future generazioni ad impegnarsi attivamente in ambito politico.

Impegno sociale e innovazioni legislative

La promozione dei diritti delle madri

Amelia Cortese Ardias è stata una fervente sostenitrice dei diritti delle madri, e uno dei suoi successi più significativi è la legge regionale che ha eliminato il divieto di accesso delle madri accanto ai loro bambini ricoverati in ospedale. Questa innovazione ha profondo impatto sociale, consentendo ai genitori di rimanere accanto ai loro figli nei momenti più difficili. La sua capacità di ascoltare le necessità delle famiglie e di tradurle in azioni concrete è uno dei tratti distintivi del suo operato.

La fondazione Roberto

Un’altra dimensione del suo impegno è evidente nella creazione della fondazione dedicata al figlio Roberto, scomparso prematuramente. Questo ente non solo preserva la memoria del giovane, ma opera anche a favore della comunità attraverso attività culturali e sociali. Amelia Cortese Ardias ha sempre svolto un ruolo attivo nel promuovere progetti che avessero un impatto diretto sulla vita delle persone, testimoniando il suo desiderio di aiutare gli altri come un dovere morale.

L’eredità culturale e le reazioni alla scomparsa

Una donna di cultura

Oltre ai suoi successi politici, Amelia Cortese Ardias era laureata in Lettere e Filosofia, e ha lavorato come giornalista pubblicista. La sua passione per la cultura si riflette nelle sue numerose attività, che hanno contribuito a dare maggiore visibilità alle arti e alla letteratura a Napoli. Il suo amore per la cultura non era solo un interesse personale, ma una parte integrante della sua visione politica, che mirava a costruire una società più consapevole e informata.

L’addio della comunità

La notizia della sua scomparsa ha suscitato un’immediata reazione nella comunità locale, con messaggi di cordoglio e riconoscenza che si sono moltiplicati, in particolare sui social media. La nipote Federica ha descritto Amelia come una donna che ha sempre ritenuto il supporto agli altri un imperativo morale. La sua vita, ricca di esperienze e realizzazioni, rimarrà un patrimonio culturale e sociale per le generazioni future. La memoria di Amelia Cortese Ardias continuerà a vivere attraverso le leggi da lei promulgate e l’impatto indelebile che ha avuto sulla vita di tanti napoletani.

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Redazione