Un’Esplorazione dei Rituali di Bellezza
Adore, la rivista appena lanciata che si propone di esplorare i nostri rituali di bellezza, i nostri consumi e l’impatto che il desiderio di seduzione ha sull’ambiente, rappresenta un atto artistico che transcende la superficie per toccare le profondità dell’animo umano. L’editor in chief Alberto Maggini descrive l’iniziativa come un’operazione alchemica, in grado di trasformare il baratro della quotidianità in tragedia, spettacolo, gloria e catarsi. Attraversando testi e immagini, Adore si propone di svelare i segreti nascosti dietro ai gesti che compiamo ogni giorno per sentirci più belli.
Le origini mitologiche di Adore affondano le loro radici nella notte dei tempi, fino alle misteriose maschere funerarie micenee. Secondo Maggini, è essenziale risalire alle origini della civilizzazione europea per cogliere le matrici dei nostri vizi e virtù, tramandatesi fino ai giorni nostri. Il processo “Cosmetico” di ordinamento e pulizia ha plasmato una visione lineare della storia, determinando ruoli fissi e gerarchie immutabili nel corso dei secoli. Questo approccio ha escluso e marginalizzato lo “scarto” e i “rifiuti”, elementi che invece sono fondamentali per la vera conoscenza. Senza l’errore e lo scarto, infatti, non saremmo in grado di apprendere e crescere.
Il progetto Adore ha visto la luce grazie al supporto della direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, nell’ambito del prestigioso Italian Council Program. Questa iniziativa, che si colloca all’incrocio tra arte contemporanea e tradizione, si propone di offrire una prospettiva unica sui rituali di bellezza e sulle dinamiche che li animano. Attraverso un approccio interdisciplinare che esplora le connessioni tra passato, presente e futuro, Adore si propone di innescare una riflessione profonda sul significato e l’importanza dei gesti che compiamo quotidianamente per trasformare la nostra immagine e la nostra identità.