Nell’era della digitalizzazione, gli affitti brevi hanno vissuto un’impennata grazie alla crescente domanda da parte di turisti e professionisti. Tuttavia, tale fenomeno ha sollevato preoccupazioni sul fronte della sicurezza e della legalità. Per affrontare queste questioni, il capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha emesso una circolare che introduce nuove procedure obbligatorie per le strutture ricettive. Tali misure mirano a garantire che gli ospiti registrati siano realmente identificabili e a prevenire potenziali rischi per la sicurezza pubblica.
Obbligo di verifica dell’identità
La circolare evidenzia l’importanza della verifica de visu dell’identità degli ospiti, a fronte di un contesto internazionale caratterizzato da eventi che richiedono un livello di allerta elevato. Questo significa che i gestori di strutture ricettive non potranno più affidarsi ad identificazioni virtuali o automatiche, ma dovranno effettivamente incontrare gli ospiti di persona per verificare che i documenti presentati corrispondano alle identità reali delle persone che si registrano. L’obbligo di questa procedura è un passo fondamentale nell’ottica della sicurezza, con l’obiettivo di comunicare tempestivamente qualsiasi anomalia alle autorità competenti.
La circolare sottolinea non solo la necessità di identificare i turisti, ma anche di segnalare la presenza di soggetti ritenuti pericolosi o sospetti. L’implementazione di questa norma è particolarmente cruciale considerando il crescente numero di eventi politici, culturali e religiosi che attireranno visitatori in tutto il Paese. Le strutture ricettive sono quindi chiamate a diventare i primi avamposti nella difesa della sicurezza collettiva, collaborando attivamente con le forze dell’ordine.
Distruzione dei sistemi di accesso automatico
Un altro aspetto significativo della nuova normativa riguarda l’eliminazione delle chiavi automatiche per l’accesso alle strutture. Registrazioni precedentemente consentite mediante l’uso di code d’accesso o chiavi digitali non saranno più tollerate. Questa misura è stata introdotta per garantire che l’accesso ai locali avvenga solo dopo una verifica tangibile degli ospiti. La direttiva stabilisce che i gestori debbano adottare sistemi di accesso che prevedano la presenza fisica e la registrazione manuale degli ospiti. Questo approccio intende scoraggiare non solo l’ingresso di eventuali malintenzionati, ma anche rinforzare la responsabilità degli operatori di settore nella gestione degli affitti brevi.
Adottare pratiche di sicurezza più rigorose non è solo un obbligo legale, ma risponde anche a una crescente domanda di sicurezza da parte dei viaggiatori stessi. La tutela della privacy e della sicurezza non deve mai essere compromessa, e il nuovo spirito normativo mira a coinvolgere tutti i partecipanti al mercato degli affitti brevi nella costruzione di un ambiente più sicuro.
Il contesto e le prospettive future
Le misure di sicurezza segnalate nella circolare sono il risultato di una più ampia valanga di eventi che si svolgeranno in Italia, culminando con le celebrazioni del Giubileo della Chiesa Cattolica a Roma, che inizieranno il 24 dicembre 2024. Questo evento si preannuncia come un’importante occasione di afflusso turistico, rendendo cruciali le disposizioni per la registrazione degli ospiti. L’attenzione degli organi di sicurezza si sta concentrando su tali eventi, con l’intenzione di ridurre i rischi potenziali associati ad incidenti di natura criminale o di terrorismo.
In questo contesto, le istituzioni sono fortemente motivate a garantire un’ospitalità sicura. La responsabilità che ricade sui gestori è nettamente aumentata, non solo in relazione alla registrazione degli utenti, ma anche nel dover mantenere un ambiente sicuro e protetto per tutti coloro che scelgono di visitare l’Italia. Questo approccio integrato fra politiche di sicurezza e settore ricettivo delinea un nuovo capitolo per il turismo nel Paese, dove la sicurezza diventa un pilastro fondamentale dell’accoglienza turistica.