Un grave episodio di violenza ha scosso la comunità di Baiano, in provincia di Avellino, quando il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, è stato aggredito durante un sopralluogo volto a denunciare la sosta abusiva orchestrata da individui legati alla criminalità organizzata. Mentre Borrelli documentava la situazione attraverso una diretta social, un gruppo di persone ha attaccato il politico, portando all’arresto di un sospetto e a diverse denunce. L’evento evidenzia la preoccupante situazione di violenza e intimidazione che affligge la zona.
Aggressione e arresti: un episodio di violenza inaccettabile
Il grave incidente si è verificato in via Sant’Arcangelo, dove il deputato Borrelli stava segnalando l’illecito comportamento dei gestori di un garage che utilizzavano gli spazi pubblici per profitto personale, a scapito dei residenti del quartiere. La diretta social è stata interrotta in modo violento quando i titolari della rimessa e i loro sostenitori hanno accerchiato Borrelli, lanciando minacce e aggredendolo fisicamente. Gli aggressori, infuriati dalle denunce e dalla presenza del deputato, hanno cominciato a sputargli addosso, colpendolo con pugni e rompendo i suoi occhiali. La scena, già tesa, è sfociata in un clima di ostilità che ha attirato l’attenzione dei passanti e ha messo in allerta le forze dell’ordine.
In un intervento tempestivo, la Polizia di Stato è riuscita a fermare un uomo di 26 anni, con precedenti penali per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, altre quattro persone sono state denunciate per vari reati legati all’aggressione. Tuttavia, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine, lo scontro e la violenza non si sono placati, con ulteriori aggressioni nei confronti di agenti di polizia e membri del personale sanitario del 118, allertati per soccorrere il deputato.
I testimoni raccontano l’accaduto: un video testimonia la brutalità
Tra i momenti più scioccanti emersi da questo episodio c’è un video registrato da alcuni residenti che mostra una donna afferrare Borrelli per il collo, un gesto emblematico dell’intensità e della brutalità dell’aggressione. La donna, tuttavia, non è attualmente tra coloro che sono stati arrestati o denunciati. La dinamica dell’incidente ha sollevato preoccupazioni significative sulla sicurezza nella zona e sul grado di controllo esercitato dalle forze dell’ordine.
Video e testimonianze verbali dei residenti rivelano un clima di paura e intimidazione, con cittadini esasperati che prendono finalmente la parola per denunciare le aggressioni e le minacce di cui sono vittime da tempo. Questo episodio non solo sottolinea la necessità di interventi immediati da parte delle autorità competenti, ma evidenzia anche la lotta dei cittadini contro la criminalità organizzata che si insinua nei quartieri causando instabilità e angoscia.
Solidarietà e richieste di legalità: il grido di aiuto dei residenti
La reazione all’aggressione è stata rapida e forte, con numerosi messaggi di solidarietà giunti a Borrelli, inclusi quelli provenienti da figure politiche come il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e altri esponenti politici di diverse formazioni. La gravità della situazione è stata sottolineata da Borrelli stesso, il quale ha affermato: “La camorra scende in strada in segno di rivolta, tentando di cacciare via lo Stato e le forze dell’ordine da un quartiere che ritiene di sua esclusiva proprietà.” Il deputato ha ribadito il suo impegno nel continuare la battaglia per restituire legalità e sicurezza ai residenti di Baiano.
L’aggressione ha catalizzato anche nuove denunce da parte dei cittadini. In molti hanno lamentato le dure conseguenze dell’intimidazione perpetrata da chi ha il controllo di fatto del quartiere. “Non possiamo parcheggiare le nostre auto perché ci ritroviamo con le ruote bucate e subiamo minacce. Si sono impossessati del quartiere,” ha riferito un residente. Questo sentimento di impotenza e insicurezza è amplificato dalla consapevolezza che ci sia una rete di criminalità capace di sopraffare le leggi e la giustizia.
La risposta dei cittadini: il bisogno di maggiore sicurezza
Borrelli ha sottolineato un trend in crescita nella comunità: “Il muro di omertà si sta sgretolando, e i cittadini chiedono una maggiore presenza dello Stato.” La sua dichiarazione rimarca l’urgenza di un intervento radicato e progettato per migliorare la situazione locale. I cittadini di Baiano sono determinati a non arrendersi e a non lasciare il proprio quartiere nelle mani della criminalità. Conseguentemente, il supporto istituzionale diventerebbe una priorità imprescindibile per garantire sicurezza e giustizia in un contesto già precario.
L’episodio di violenza ha dunque aperto un dibattito su come le autorità possano lavorare in sinergia con i residenti per promuovere un ambiente più sicuro e legale, liberando le strade dall’oppressione dei clan e ripristinando la fiducia nei confronti delle forze dell’ordine. La lotta per la legalità continua, dando voce a chi ha deciso di ribellarsi alla paura e alla violenza.