Aggressione al distretto sanitario di Napoli: uomo minaccia di incendiare l’ufficio con benzina

Un episodio inquietante ha scosso il distretto sanitario 33 di ASL Napoli 1, dove un uomo, dopo un acceso litigio con il dirigente medico, ha minacciato di dare fuoco all’intera struttura. L’episodio, riportato dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”, è il 41esimo attacco registrato nel 2024 nei confronti del personale sanitario dell’ASL Napoli 1. Con un totale di 59 aggressioni se si conteggiano anche quelle avvenute nelle strutture di ASL Napoli 1 e ASL Napoli 2, la situazione appare sempre più preoccupante.

Il contesto della violenza nel settore sanitario

La violenza nei confronti del personale sanitario è un fenomeno crescente che coinvolge medici, infermieri e operatori della salute in tutto il paese. L’episodio che ha avuto luogo in piazza Nazionale è solo l’ultimo di una lunga serie di aggressioni che evidenziano un clima di tensione e insicurezza che affligge il sistema sanitario. L’aggressione di oggi si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato da un aumento delle liti all’interno delle strutture sanitarie e dalla frustrazione dei pazienti che spesso si scontrano con la burocrazia e le difficoltà di accesso ai servizi.

I servizi sanitari e le richieste degli utenti

Il caso specifico di oggi ha avuto inizio intorno alle ore 12:00, quando l’uomo si è presentato al distretto sanitario per richiedere la mobilità sanitaria internazionale. Questo tipo di richiesta è prevista dal sistema sanitario nazionale per permettere ai pazienti di ricevere cure anche in altri stati membri dell’Unione Europea. Tuttavia, a causa di una carenza di documentazione, il dirigente medico ha dovuto negare la richiesta. Una decisione che ha scatenato una reazione violenta e irrazionale da parte del richiedente, il quale ha iniziato a contattare in modo aggressivo tutto il personale presente, inclusi medici, amministrativi e infermieri.

La minaccia di incendio e l’intervento della sicurezza

Dopo l’intervento della guarda giurata, che ha accompagnato l’uomo fuori dalla struttura, la situazione sembrava essersi normalizzata. Ma con stupore, intorno alle 13:00, lo stesso individuo è riapparso con una bottiglia di benzina, pronto a cospargere il liquido infiammabile in tutto il distretto. Questo atto ha generato panico tra personale e pazienti, costringendo tutti a evacuare l’edificio. La prontezza di intervento della guardia ha giocato un ruolo cruciale nel prevenire una tragedia. I vapori della benzina si sono diffusi rapidamente per i piani, amplificando la preoccupazione e la confusione.

La risposta delle autorità e la loro indagine

Le forze dell’ordine sono state immediatamente allertate, ma la loro prima risposta ha sollevato alcune perplessità. Per procedere con eventuali azioni legali, è stata richiesta una denuncia da parte del personale sanitario, essendo l’episodio considerato non procedibile d’ufficio. Gli agenti hanno sottolineato che l’individuo, dopo un breve allontanamento, era tornato alle 15:00 promettendo minacce rivolte contro i “camici bianchi”. Questo ennesimo episodio di aggressione evidenzia la necessità di strutturare un sistema di protezione più efficace per chi opera nel settore sanitario, dove la violenza sembra essere diventata tristemente ordinaria.

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Redazione