Un episodio di evidente discriminazione ha scioccato una mamma e suo figlio in un comune ufficio postale della provincia di Napoli. La donna, il 2 dicembre, ha vissuto una situazione difficile mentre cercava di far valere i diritti del suo bambino, un ragazzo affetto da autismo. Questo accaduto ha sollevato interrogativi sulla sensibilità e sulle pratiche di gestione degli spazi pubblici nei confronti delle persone con disabilità.
Il cartello e la richiesta legittima
All’interno dell’ufficio postale, la madre ha notato un cartello che dichiarava: “Per fare un passo avanti, basta fare un passo indietro. In Ufficio Postale diamo la precedenza a persone con disabilità o in condizione di oggettiva difficoltà, permanente o temporanea.” Questo messaggio sembrava promettere un sostegno alle persone in maggiore difficoltà, come il suo bambino. Consapevole del contesto e delle caratteristiche del figlio, la mamma ha richiesto pertanto di poter saltare la fila, considerate le manifestazioni di ansia e agitazione che il giovane mostrava.
La risposta, però, è stata a dir poco allarmante. Invece di mostrare comprensione e disponibilità, il personale ha invitato madre e figlio a lasciare l’ufficio postale, richiedendo loro di attendere il proprio turno all’esterno. Questa scelta è stata giustificata con l’intento di non far “disturbare” gli altri utenti, nonostante il bambino stesse manifestando una crisi, piangendo e mordendosi la mano. Un atteggiamento che ha lasciato la madre incredula e scossa.
L’intervento legale e la denuncia sociale
Dopo l’accaduto, la mamma ha cercato supporto legale contattando l’Avvocato del Cittadino Associazione Astolfi. La presidente dell’associazione, Avv. Emanuela Astolfi, ha agito tempestivamente, trasmettendo una diffida all’ente gestore dei servizi postali. Nella missiva, la madre non ha chiesto compensi per i danni morali subiti, ritenendo più importante stimolare un cambiamento di mentalità e di pratiche all’interno degli uffici pubblici.
L’azione legale si pone l’obiettivo di evidenziare la necessità di garantire che le persone con disabilità ricevano il rispetto e il sostegno di cui hanno bisogno. La madre ha evidenziato come episodi del genere possano avere un impatto devastante non solo sulla vita delle persone con difficoltà, ma anche sui familiari, creando un’atmosfera di imbarazzo e disagio.
La richiesta di cambiamento e fondamenti di inclusione
Nella lettera inviata all’ente postale, è stata sottolineata l’importanza di riconoscere e affrontare le problematiche legate ai diritti delle persone con disabilità. L’auspicio è che venga avviato un confronto costruttivo affinché situazioni come quella vissuta dalla mamma e dal figlio non si ripetano più. È cruciale non solo adottare pratiche che siano coerenti con il messaggio esposto nel cartello all’interno dell’ufficio postale, ma anche educare il personale a gestire con sensibilità e rispetto tali situazioni.
Gazzetta di Napoli ha manifestato la disponibilità a pubblicare una risposta da parte di Poste Italiane, auspicando che questa vicenda possa aprire un dialogo importante su un tema che tocca la vita di molte famiglie e individui. Una situazione che non deve essere ignorata, ma affrontata con serietà per favorire un ambiente più inclusivo e attento alle diversità.