Dal 6 al 15 dicembre, il Teatro Sannazaro di Napoli ospiterà “Mettici la mano“, una produzione che riporta sulle tavole del palcoscenico la penna di Maurizio De Giovanni. Con la regia di Alessandro D’Alatri e un cast composto da Antonio Milo, Adriano Falivene ed Elisabetta Mirra, lo spettacolo si preannuncia un’esperienza intensa e coinvolgente, arricchita dalla musica di Marco Zurzolo. Questo evento teatrale rappresenta un momento di rinascita per il teatro napoletano, in un periodo di riscoperta culturale dopo un lungo periodo di chiusure.
Una trama avvincente ambientata in una Napoli in guerra
La storia si svolge nella primavera del 1943, in una Napoli segnata dalla guerra e dai bombardamenti. Gli eventi si sviluppano all’interno di uno scantinato, all’apparenza un rifugio improvvisato per i protagonisti della vicenda. Qui, nei momenti di terrore, una Statua della Madonna Immacolata diventa simbolo di salvezza e speranza. I personaggi principali sono Bambinella, un femminiello che vive di espedienti, e il Brigadiere Raffaele Maione, che s’interroga sulla giustizia e sulla moralità di fronte a un crimine che scuote le fondamente della vita quotidiana: Melina, la giovane cameriera, ha ucciso il Marchese di Roccafusca nel sonno.
Ciò che inizia come un semplice rifugio dall’imminente pericolo diventa un palcoscenico di interrogativi etici e morali. Mentre le sirene degli aerei si fanno sempre più vicine, il dialogo tra Bambinella e Maione diventa un intenso scambio di riflessioni sulla vita, la morte e il potere. La tensione accumulata è palpabile, e con l’avvicinarsi del fragore delle bombe, i personaggi diventano simboli delle sofferenze e delle speranze di un’intera città, rimasta in bilico fra la fede e la disperazione. Su questo sfondo drammatico, Maurizio De Giovanni esplora tematiche universali attraverso un linguaggio poetico e incisivo.
Il significato del ritorno al teatro
Alessandro D’Alatri, nella comunicazione del suo lavoro, sottolinea l’importanza di questo ritorno alla scena e la continuità artistica che rappresenta. Dopo la pausa forzata dei teatri, “Mettici la mano” segna un nuovo inizio, portando sul palco personaggi già noti dal successo della serie “Il commissario Ricciardi“. D’Alatri descrive la rappresentazione come altamente simbolica, non solo per il messaggio trasmesso, ma anche per la rinascita della cultura teatrale in un contesto storico complesso come quello di Napoli.
Il regista ha scelto di mantenere il cast della serie TV, unendo così il mondo della televisione a quello del teatro. Antonio Milo e Adriano Falivene, che daranno vita ai protagonisti, si adattano perfettamente ai loro ruoli, permettendo al pubblico di riconoscere le sfumature dei personaggi che già conoscono. Elisabetta Mirra, nel ruolo di Melina, aggiunge una dimensione di profondità e di vulnerabilità che rende la rappresentazione ancora più toccante.
In una città come Napoli, devastata dagli eventi del passato e dal vuoto della contemporaneità, riscoprire i legami umani e le storie individuali diventa un’opera necessaria, un richiamo alla comunità e al valore della memoria storica.
Dettagli sugli orari degli spettacoli
Non perdere l’occasione di assistere a questo spettacolo che sta già generando attesa tra gli appassionati di teatro. Gli spettacoli si terranno nei seguenti orari nel mese di dicembre al Teatro Sannazaro:
- Venerdì 6 dicembre ore 21.00
- Sabato 7 dicembre ore 21.00
- Domenica 8 dicembre ore 18.00
- Venerdì 13 dicembre ore 21.00
- Sabato 14 dicembre ore 21.00
- Domenica 15 dicembre ore 18.00
“Mettici la mano” si promette di essere un evento imperdibile per chi desidera esplorare una Napoli che resiste, anche nei momenti più bui, attraverso l’arte e la narrazione.