In un momento delicato per il Milan, Alberico Evani, ex calciatore e ora opinionista, ha espresso il proprio punto di vista sullo stato della squadra rossonera. Ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, Evani ha esaminato i recenti risultati e le dinamiche interne, mettendo in evidenza problematiche e soluzioni che potrebbero riportare il Milan ai vertici del calcio italiano.
La figura di Mancini e valore dello spirito di squadra
Parlando dell’ipotesi di Roberto Mancini come allenatore del Milan, Evani ha sottolineato come il curriculum del tecnico parli chiaro. Mancini ha gestito squadre di alto profilo e possiede una solida esperienza nel calcio. La sua carriera, costellata da successi, lo rende un candidato interessante. Evani ha condiviso anche un’esperienza personale, evidenziando il carattere di Mancini come giocatore e quanto, da allenatore, sia riuscito a smussare alcuni aspetti del suo modo di essere. In un contesto in cui il Milan potrebbe mancare di spirito di gruppo, la figura di Mancini potrebbe riequilibrare la situazione, riportando coesione nel team.
Evani ha quindi sottolineato l’importanza di uno spirito collettivo all’interno della squadra. Ha osservato che la mancanza di un giocatore chiave come Pulisic si è sentita particolarmente, mettendo in risalto problemi di equilibrio a centrocampo. La condizione di alcuni elementi, come Theo Hernandez, è stata messa in evidenza. Hernandez, quando in forma, ha dimostrato di essere un calciatore devastante, e la sua attuale fase di difficoltà incide negativamente sul rendimento generale della squadra.
Le difficoltà di Fonseca e il ruolo di Ibrahimovic
Un altro punto chiave dell’analisi di Evani riguarda l’allenatore Paulo Fonseca. Evani ha discusso della difficile situazione in cui si trova Fonseca, accusato di avere responsabilità ma anche di essere una vittima delle circostanze. Il compito di un allenatore, secondo Evani, è quello di garantire gioco e ordine tattico, e spesso questa caratteristica è venuta a mancare nel Milan. Fonseca avrebbe dovuto affrontare così tanti ostacoli che non ha mai avuto la possibilità di lavorare serenamente, il che rende complesso per lui trovare le giuste soluzioni tattiche e strategiche per la squadra.
Evani ha confermato la capacità e l’esperienza di Fonseca, auspicando che il tecnico sia in grado di individuare i problemi esistenti e lavorare per riportare il Milan a un livello competitivo. La strada è difficile, ma la fiducia nel potenziale di recupero è presente, sebbene le sfide siano molteplici.
Il futuro di Ibrahimovic: da calciatore a dirigente
Infine, Evani ha commentato il ruolo di Zlatan Ibrahimovic nella gestione della squadra. Sottolineando che è necessario un cambiamento di mentalità per Ibrahimovic, Evani ha indicato che non si nasce automaticamente dirigente solo per aver avuto una carriera di successo come calciatore. Seppur dotato di intelligenza e personalità , Ibrahimovic deve adattarsi a un nuovo modo di essere, lasciando da parte il passato da grande giocatore per assolvere al meglio il compito dirigenziale che lo attende.
Evani ha concluso il suo intervento esprimendo l’importanza di avere figure dirigenziali di alto livello all’interno del Milan. Un sostegno esperto e preparato per affrontare le attuali difficoltà e costruire un futuro solido sarà cruciale per il rilancio del club. La scelta di Ibrahimovic come dirigente, sebbene interessante, richiede tempo e un cambiamento profondo nella sua visione e approccio, necessaria per accompagnare il Milan verso un periodo di successo e stabilità .