Alice Sotero, rappresentante italiana nel pentathlon moderno, si appresta a disputare la sua terza Olimpiade a Parigi nel 2024, dopo aver ottenuto un settimo e un quarto posto nelle precedenti edizioni. Tuttavia, la sua preparazione è stata gravemente compromessa da una cheratite da Acantamoeba che ha rischiato di compromettere la sua vista. La storia della pentatleta astigiana è quella di determinazione e resilienza, pronta ad affrontare una nuova avventura.
La vicenda di Alice Sotero ha preso una piega inaspettata a metà giugno, quando ha avvertito un fastidio crescente all’occhio sinistro. Il dolore si è intensificato, tanto da costringerla a rimanere a letto per gran parte della giornata, utilizzando ghiaccio per alleviare il dolore. Dopo una serie di consulti, inizialmente identificata come un semplice herpes, la situazione si è rivelata più complessa.
Sotero è stata indirizzata al centro oculistico di Grosseto, dove il professor Vincenzo Sarnicola ha messo in luce la possibilità di una cheratite da Acantamoeba. Questa ameba, nota per infettare la cornea, può provocare danni gravi se non trattata. Ciò avviene frequentemente a causa dell’uso di lenti a contatto infette o mal disinfettate, come nel caso della pentatleta. Infatti, la diagnosi è stata confermata dall’analisi delle lenti effettuata dalla professoressa Maria Grazia Cusi dell’Università di Siena, che ha accertato che la lentina era stata lavata sotto il rubinetto invece di utilizzare una soluzione sterile.
In un’intervista, Alice Sotero ha espresso il suo stupore per l’accaduto, affermando di non aver mai preso in considerazione i rischi associati all’uso delle lenti, soprattutto durante la notte. Questo episodio ha inevitabilmente interrotto la sua routine di allenamenti, rendendo impossibile la pratica del nuoto, una delle cinque discipline del pentathlon moderno. “Non avevo idea di quanto potesse essere pericoloso – ha detto Sotero – ed è stata una grande sorpresa scoprire che le mie lenti potessero danneggiarmi in questo modo.”
Nonostante l’assenza di una terapia ufficiale per questa condizione, l’azienda Sifi ha studiato un collirio specifico che è stato utilizzato a scopo compassionevole per aiutare l’atleta a recuperare. Grazie a questo, Sotero è riuscita a mantenere viva la sua preparazione atletica in vista delle Olimpiadi, programmando una strategia che le permettesse di gestire la sua condizione.
L’ottava edizione dei Giochi Olimpici estivi del 2024 rappresenta per Alice Sotero non solo una sfida personale, ma anche un’importante opportunità di mettersi alla prova. La competizione inizierà con la prova di scherma, fissata per l’8 agosto, seguita dalla semifinale il 10 e, potenzialmente, la finale l’11 agosto. Nonostante le complicazioni legate alla sua salute, l’atleta è determinata a performare al meglio.
Sotero dovrà affrontare le varie prove del pentathlon moderno utilizzando un occhio attivo, il destro, per le competizioni di tiro. “Adesso vedo con l’occhio sinistro solamente due decimi. È una sfida, ma userò il mio occhio destro, che fortunatamente era quello che utilizzavo anche in precedenza,” ha commentato con determinazione. Inoltre, per affrontare la gara di nuoto, dovrà utilizzare una maschera di protezione che sarà decisamente stretta. Riguardo alla prova di nuoto nella Senna, ha confessato: “Non so cosa avrei fatto se non avessi potuto utilizzare l’occhio sinistro.”
Il viaggio di Alice Sotero verso Parigi 2024 è una testimonianza di forza e dedizione, elementi fondamentali per affrontare le sfide che l’attendono. Con determinazione e sforzo, la pentatleta è pronta a dimostrare il suo valore sul palcoscenico olimpico.