Con il nuovo anno scolastico in partenza il 12 settembre in Campania, la situazione riguardante il personale docente si fa sempre più critica. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti sindacali, il numero di cattedre vacanti è allarmante, con conseguenti effetti sulla qualità dell’insegnamento e sulla continuità didattica. La carenza di insegnanti, sia per le classi di concorso ordinarie sia per il sostegno, richiede un intervento urgente da parte delle autorità scolastiche.
Rosanna Colonna, segretaria generale della Cisl Scuola Campania, ha evidenziato che attualmente ci sono circa 2.000 cattedre vacanti in regione. Questo numero rappresenta un rischio concreto per l’avvio dell’anno scolastico. Le motivazioni alla base di tale situazione sono molteplici, ma in particolare si evidenzia la mancanza di candidati per alcune classi di concorso. La Colonna ha proposto soluzioni alternative, suggerendo di utilizzare i posti di ruolo disponibili per altre classi dove ci sono più candidati. Un aspetto preoccupante è il ritardo nella pubblicazione delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze , che potrebbe ritardare ulteriormente le nomine.
Inoltre, una delle problematiche più gravi è l’insufficienza di docenti per il sostegno. Con molte cattedre rimaste vacanti—solo 37 posti di ruolo disponibili nel concorso Pnrr per le scuole secondarie di secondo grado—l’esigenza di docenti specializzati si fa urgente. Tuttavia, la situazione appare contraddittoria: da una parte troviamo un numero elevato di candidati, e dall’altra, una carenza di posizioni di ruolo, generando uno squilibrio significativo nel sistema di supporto agli studenti con disabilità.
Ottavio De Luca, segretario generale della Flc Cgil Campania, ha espresso preoccupazione per l’aumento previsto delle supplenze, che quest’anno potrebbero toccare le 250.000 unità in tutta Italia, un incremento significativo del 72% negli ultimi sette anni. Questo aumento ha gravi ripercussioni sulla continuità didattica, in quanto molti supplenti, nominati fino al 31 dicembre, saranno costretti a muoversi verso nuove scuole, causando disagi a studenti e famiglie.
In Campania, sono stati segnalati circa 8.000 incarichi annuali di supplenza, con 6.000 a Napoli. Inoltre, il panorama delle supplenze appare ulteriormente complicato da una diminuzione degli orari di insegnamento, a fronte di un passato recente in cui erano disponibili varie cattedre orarie , che contribuivano ad aumentare il numero di insegnanti disponibili.
In Campania, il numero di alunni con disabilità è aumentato di 2.025 unità, portando la necessità di un adeguato supporto educativo. Tuttavia, l’organico di diritto rimane intorno a circa 15.700 posti, mentre i posti in deroga sono aumentati notevolmente, arrivando a circa 10.245, con 7.065 a Napoli. Questo squilibrio evidenzia l’incapacità del sistema scolastico di adattarsi alla crescita della popolazione studentesca con disabilità.
Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha recentemente annunciato la creazione di 30.000 nuovi posti per docenti di sostegno nel prossimo anno scolastico. Tuttavia, il segretario della Flc Cgil Campania ha avvertito che molto dipenderà dalla distribuzione di queste assunzioni, allarmando sulla storica dimenticanza delle regioni del Sud da parte delle politiche educative governative. L’attuale offerta formativa a Napoli risulta insufficiente, con solo il 10% di tempo pieno tra le scuole elementari e secondarie di primo grado, una situazione ulteriormente amplificata dal dibattito sull’Autonomia differenziata.
Oltre ai docenti, si evidenziano anche criticità legate al personale ATA. Secondo quanto riportato dalla Fla Cgil, il 70% dei posti vacanti non verrà stabilizzato, compromettendo ulteriormente la funzionalità delle scuole. Con un progetto di ridimensionamento scolastico imposto dal Governo, si prevede un taglio di circa 535 posti di lavoro solo in Campania, mettendo in discussione il sostegno essenziale garantito dai collaboratori scolastici, dagli assistenti amministrativi e dai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi .
Roberta Vannini, segretaria generale della Uil Scuola Rua Campania, ha sottolineato l’importanza del personale ATA nel sistema educativo, mettendo in luce come negli ultimi anni i lavoratori di questo settore stiano subendo un deterioramento delle proprie condizioni di lavoro, con un aumento delle responsabilità e dei carichi lavorativi. In risposta a tali problematiche, la Uil ha organizzato un incontro il 9 settembre a Napoli per discutere sulle necessità del personale ATA e per rivendicare adeguate condizioni lavorative.
All’interno di questo contesto complesso, si segnalano anche possibilità formative per gli aspiranti insegnanti. In Campania, verranno resi disponibili 1.250 posti nel corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria, essenziale per l’abilitazione all’insegnamento. L’Università Suor Orsola Benincasa, con 690 posti, si posiziona come la prima università italiana in termini di opportunità disponibili. I test di ingresso si terranno il 13 settembre, e sono previste iscrizioni fino al 7 settembre, attirando l’attenzione di molti laureati pronti a entrare in un sistema scolastico attualmente in difficoltà.