Il tema dei suicidi tra gli appartenenti alle forze dell’ordine è diventato sempre più urgente, con numeri che destano preoccupazione. Un sostegno psicologico efficace è ora considerato cruciale per affrontare e prevenire questo fenomeno, con la Polizia di Stato che sta intensificando i propri sforzi in questo ambito. Giovanni Ippolito, direttore della II Divisione del Servizio di Psicologia presso la Direzione Centrale Sanitaria della Polizia di Stato, offre un quadro chiaro della situazione attuale e dell’importanza della richiesta di aiuto.
L’emergenza dei suicidi tra le forze dell’ordine
Il problema dei suicidi all’interno delle forze dell’ordine non è una novità , ma i modelli di comunicazione su questo tema sono cambiati negli ultimi anni. Giovanni Ippolito sottolinea come in passato ci fosse una forma di stigmatizzazione riguardo alla vulnerabilità degli agenti. Questa visione romantica del “poliziotto supereroe” ha spesso ostacolato l’apertura verso il dialogo e l’accettazione del disagio psicologico. Un tempo, esprimere vulnerabilità poteva portare a conseguenze negative, come la sospensione dall’incarico, rendendo imperativa una cultura restrittiva nella gestione del benessere mentale degli agenti.
Oggi, le cose stanno migliorando, grazie a politiche più comprensive e a una sensibilizzazione crescente. L’importanza del supporto psicologico è cresciuta, e gli agenti hanno la possibilità di intraprendere percorsi di recupero senza dover temere ritorsioni. Non solo l’arma viene temporaneamente ritirata, ma viene anche dato un supporto attivo, mantenendo la persona in un ambiente lavorativo che non comporta rischi elevati.
Disponibilità di aiuti psicologici per gli agenti
I poliziotti hanno accesso a diverse modalità per richiedere supporto psicologico. Secondo le indicazioni fornite da Ippolito, esistono sia opzioni online, che garantiscono l’anonimato, sia servizi in presenza, dove è possibile recarsi da uno psicologo. Tra questi, emerge il portale “Insieme possiamo“, istituito durante la pandemia di Covid-19, che ha visto una continua crescita degli accessi. Grazie a questa piattaforma, gli agenti possono ricevere supporto e informazioni su come affrontare momenti di crisi.
Nel territorio campano, il supporto è concretizzato in tre psicologi che operano in diverse strutture, garantendo una copertura importante per le esigenze del personale. Nella provincia di Napoli, nel solo 2023, 37 poliziotti hanno fatto ricorso allo sportello di supporto psicologico, segno di una crescente consapevolezza riguardo all’importanza del benessere mentale.
Una preoccupante statistica: suicidi tra gli agenti
Le statistiche sui suicidi all’interno delle forze dell’ordine sono allarmanti. Gli agenti stanno affrontando un aumento di questo drammatico fenomeno, con 16 suicidi registrati nel 2023 e sei già nel corso dell’anno corrente. Questi dati sono indicativi della serietà del problema e della necessità di strategie efficaci di prevenzione e intervento.
Riconoscere i segnali di allerta tra gli agenti è fondamentale. Ippolito evidenzia che, oltre ai disturbi più noti come l’ansia e la depressione, possono manifestarsi anche sintomi psicosomatici come insonnia, problemi alimentari e irritabilità . Spesso, questi segnali vengono sottovalutati, rendendo necessaria una maggiore attenzione al benessere mentale degli agenti.
Differenze generazionali e culturali nella richiesta d’aiuto
Un aspetto interessante messo in luce da Ippolito è la differenza nelle attitudini verso la richiesta di aiuto in base all’età . I giovani poliziotti tendono ad essere più predisposti a chiedere supporto rispetto ai loro colleghi più esperti. Questo potrebbe indicare un cambiamento culturale in atto che incoraggia una maggiore apertura nella gestione delle difficoltà personali.
Durante la sua partecipazione a una conferenza a Boston, Ippolito ha presentato un caso emblematico di un ex agente che ha affrontato il suicidio e ha trovato il coraggio di raccontare la propria esperienza. La sua testimonianza ha sottolineato l’importanza di chiedere aiuto e ha dimostrato che esistono soluzioni ai disagi, anche nei momenti più critici. Questa narrazione, priva di confini culturali, evidenzia l’universalità del fenomeno e la necessità di affrontare la questione con serietà e sensibilità .
Con un impegno concreto e una strategia ben definita per il supporto psicologico, la Polizia di Stato sta cercando di aprire una nuova strada, mirata a preservare la vita e il benessere dei suoi membri, affinché il dramma dei suicidi non rimanga più un argomento di silenzio.