Allerta West Nile a Salerno: confermati due casi e un terzo sospetto in analisi

Il recente aumento dei casi di infezione da West Nile Virus nella provincia di Salerno ha sollevato preoccupazione tra le autorità sanitarie e la popolazione locale. Due casi sono già stati confermati attraverso analisi di laboratorio, mentre si attende il risultato per un terzo sospetto. In un contesto di crescente attenzione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, le misure di prevenzione e monitoraggio stanno già venendo attuate per contenere la diffusione del virus.

I dettagli dei casi confermati di infezione

Il primo caso: un 74enne in condizioni critiche

Il primo caso accertato riguarda un uomo di 74 anni, originario di San Mango Piemonte. Questo paziente è stato trasportato all’ospedale “Ruggi d’Aragona” con sintomi riconducibili a un’infezione da encefalite. Le sue condizioni di salute hanno destato preoccupazione e i medici hanno subito attivato i protocolli previsti per la rilevazione del West Nile Virus. La diagnosi, effettuata attraverso test specifici il 10 agosto, è attesa con particolare attenzione, poiché la presenza del virus potrebbe evidenziare un focolaio più ampio.

Un secondo caso da Roma e il trasferimento in ospedale

Il secondo caso di infezione è invece legato a un 64enne proveniente da Roma, che si trovava in vacanza a Roccadaspide. L’uomo ha iniziato a manifestare sintomi il 3 agosto, presentandosi inizialmente all’ospedale locale. Tuttavia, dopo un primo controllo, è stato dimesso senza la necessaria attenzione. Solo cinque giorni dopo, in seguito a un aggravamento della sua situazione, è stato di nuovo portato al pronto soccorso e successivamente trasferito al “Ruggi”, dove i test hanno confermato l’infezione da West Nile. Questo caso ha attivato un protocollo di sorveglianza nella clinica di Infettologia dell’Università di Salerno, con il laboratorio dell’ospedale di via San Leonardo che ora funge da centro di analisi.

Il caso sospetto e le misure preventive adottate

Un terzo caso sospetto sotto monitoraggio

Le autorità sanitarie stanno ora esaminando un terzo caso sospetto, che riguarda nuovamente un residente locale. Il 74enne di San Mango Piemonte presenta sintomi di encefalite e attualmente è ricoverato al “Ruggi”. Il test effettuato per accertare la presenza del virus da West Nile è in fase di analisi, lasciando la comunità in attesa di notizie. La rapidità e l’efficacia della risposta delle istituzioni sanitarie sono fondamentali per gestire questa emergenza.

Le misure di disinfestazione e monitoraggio

In risposta all’aumento dei casi di infezione, l’ASL Salerno ha attivato un programma di disinfestazione che coinvolge le aree colpite. Grazie al lavoro del dipartimento di prevenzione collettiva, guidato da Arcangelo Saggese, ci si sta concentrando anche sulla sorveglianza di animali potenzialmente infetti, come i cavalli, per prevenire la diffusione del virus. I piani per l’estensione di queste operazioni, che saranno messe in atto entro la fine del mese, sono stati comunicati in maniera chiara per rassicurare la popolazione sulla sicurezza dei territori coinvolti.

Questa situazione sta sollevando interrogativi non solo sulla salute pubblica, ma anche sulle misure di prevenzione e sulle risorse disponibili per affrontare eventuali focolai futuri. Le autorità continuano a monitorare e a reportare eventuali aggiornamenti sulla situazione, mantenendo la trasparenza necessaria in momenti di emergenza sanitaria.

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Redazione