L’eliminazione della nazionale italiana di pallanuoto, il Settebello, ai quarti di finale del torneo pre-olimpico a Parigi 2024, ha scatenato un’ondata di polemiche e discussioni, in particolare per le decisioni arbitrali. Il match contro l’Ungheria, terminato con un punteggio di 12-10 dopo i rigori, ha visto protagonista un episodio controverso che potrebbe rimettere in gioco il sogno olimpico per la squadra azzurra. In attesa dell’udienza della giuria d’appello prevista per oggi, si parla di una potenziale ripetizione della partita.
La sfida tra Italia e Ungheria si è rivelata una battaglia all’ultimo respiro. Dopo un’andata incerta, i tempi regolamentari si sono conclusi sul punteggio di 9-9, un risultato che ha visto il Settebello rincorrere e poi riprendere vigore. All’inizio del primo tempo, l’Italia ha subito un gol annullato, seguita dall’assegnazione di un rigore a favore degli ungheresi. Questa serie di decisioni ha generato le forti proteste della squadra, che si è trovata in difficoltà quando gli avversari hanno approfittato della superiorità numerica per ben quattro minuti.
L’Italia si è trovata inizialmente in svantaggio, con gli ungheresi che si sono portati sul 2-4. Tuttavia, la reazione azzurra è stata impressionante: il Settebello è riuscito a ribaltare il risultato, portandosi in vantaggio sul 6-4, ma l’Ungheria, ben consapevole dell’importanza della partita, ha reagito a sua volta, chiudendo il punteggio sul 9-9 e costringendo le squadre a una serie di rigori. Qui, la grande prestazione del portiere ungherese, Vogel, ha fatto la differenza, permettendo alla sua squadra di avanzare nel torneo e mandando a casa l’Italia.
Il commissario tecnico della nazionale, Sandro Campagna, ha espresso il proprio disappunto riguardo alla decisione arbitrale che ha portato all’espulsione di Francesco Condemi. In un’intervista rilasciata dopo il match, ha sottolineato che l’episodio ha avuto un impatto determinante sull’incontro: “Non voglio pensare alla malafede. Scientificamente è impossibile il gioco violento quando un giocatore tira,” ha commentato, esprimendo chiaramente la propria incredulità di fronte a una decisione che, a suo avviso, ha condizionato il risultato finale.
Campagna ha evidenziato l’impresa compiuta dalla sua squadra, sottolineando che il Settebello ha sfoderato una prestazione di grande carattere e determinazione. “Non posso rimproverare niente ai ragazzi. Sono veramente orgoglioso di essere il loro allenatore,” ha concluso l’allenatore, lasciando intendere che malgrado la sconfitta, il cammino fatto dalla squadra negli ultimi quattro anni è stato comunque lodevole.
Anche il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, ha sottolineato la gravità della situazione, etichettando la decisione arbitrale come “scandalosa.” “L’utilizzo del VAR dovrebbe garantire certezze, invece ha falsato una partita che sarebbe potuta essere una straordinaria vetrina per la pallanuoto internazionale,” ha dichiarato, evidenziando la frustrazione crescente tra i dirigenti e i tifosi. Ha inoltre voluto rendere omaggio alla squadra, affermando che avrebbero meritato di proseguire nel torneo vista la qualità del gioco espresso.
Con la giuria d’appello che si appresta a riunirsi, il futuro del Settebello non è ancora scritto. La possibilità di una ripetizione della partita rappresenterebbe non solo una nuova opportunità di riscatto per la nazionale italiana, ma anche una chance di rimanere nella corsa per Tokyo 2024. Qualora ciò avvenisse, un’attesa ansiosa permeerebbe l’aria, con i tifosi pronti a sostenere la squadra in un nuovo match, carico di emozioni e significato.
In ogni caso, al di là delle polemiche e delle incertezze, resta da considerare il percorso intrapreso dagli azzurri che, negli ultimi quattro anni, hanno conquistato ben due medaglie d’argento ai Campionati del Mondo, lasciando un segno profondo nel panorama della pallanuoto mondiale. L’Italia del pallanuoto ha dimostrato una resilienza straordinaria e, contrariamente a quanto accaduto nell’ultimo incontro, continua ad essere una delle formazioni più temute e rispettate.