Analisi del mercato immobiliare: Napoli avanza, Milano regina e Bari in difficoltà

Il mercato immobiliare italiano presenta variazioni significative nei tempi di vendita delle case, a seconda delle città. Un’analisi dettagliata condotta da Immobiliare.it Insights, la proptech più influente del nostro Paese, rileva che Napoli mostra segnali di un mercato in crescita, mentre Milano si conferma il leader indiscusso. In contrasto, Bari si trova ad affrontare sfide considerevoli, con un prolungamento dei tempi di vendita. Questo studio esamina il primo semestre del 2024 e offre un quadro chiaro sulla situazione attuale del settore immobiliare in Italia.

Il mercato immobiliare nelle principali città italiane

Milano: la capitale della velocità nella vendita

Milano continua a dominare il mercato immobiliare italiano, registrando un tempo medio di vendita di soli 2,7 mesi tra gennaio e giugno 2024. Questo dato rimane costante rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sottolineando la resilienza del capoluogo lombardo in un contesto di mercato competitivo. La città si distingue non solo per la rapidità delle transazioni, ma anche per l’attrattività generale del mercato, che rimane in espansione grazie a un mix di fattori economici e di sviluppo urbano.

Le diverse zone di Milano, come il centro e i quartieri più trendy, continuano a attrarre investimenti significativi e acquirenti disposti a chiudere affari in tempi brevi. Seguono Bologna e Firenze, entrambe con un tempo medio di vendita di 3,3 mesi. Bologna ha visto una lieve crescita dell’1% rispetto al primo semestre del 2023, mentre Firenze ha constatato un incremento ancora più contenuto dello 0,6%. Roma, pur rimanendo nella parte alta della classifica con 3,4 mesi, ha registrato un aumento del 1,8%.

Napoli: una crescita costante nel tempo di vendita

Napoli si posiziona subito dopo Roma, con un tempo medio di vendita di 3,5 mesi. Sebbene questo dato possa sembrare inferiore rispetto ad altre metropoli italiane, la città partenopea ha evidenziato una diminuzione dei tempi di vendita dell’1,5% rispetto all’anno scorso, suggerendo una stabilizzazione e un potenziale trend positivo nel mercato. Con la crescente valorizzazione di immobili storici e una rinascita del turismo, il mercato di Napoli sta recuperando terreno, mostrando segni di vitalità che potrebbero beneficare ulteriormente gli attori del settore.

Bari e le sfide da affrontare

Al contrario, Bari si trova in una situazione di difficoltà con un tempo medio di vendita che arriva fino a 5,5 mesi, segnando un aumento preoccupante del 13,1% rispetto al primo semestre del 2023. Questo incremento non solo indica una stagnazione rispetto ad altre città italiane, ma solleva interrogativi sulla capacità del mercato barese di attrarre acquirenti in un contesto di crescente domanda in altre aree. I problemi per Bari sono amplificati dalla concorrenza di altre città adiacenti, dove i tempi di vendita risultano più favorevoli.

L’analisi del mercato immobiliare della città ha evidenziato anche come il contesto socio-economico possa influire negativamente sulla fiducia dei potenziali acquirenti, portando a un prolungamento dei tempi richiesti per concludere le transazioni. Un 2024 complicato per Bari, che si riflette anche nei dati di Catania e Palermo, rispettivamente con 4,4 e 4,5 mesi di tempo medio di vendita, dove si sono registrati trend altalenanti e difficoltà nel mantenere una stabilità nel mercato.

Il panorama generale delle vendite immobiliari in Italia

Considerando le città italiane nel loro complesso, è evidente come ci siano disparità notevoli nei tempi di vendita delle abitazioni. Genova, con un tempo di 4,5 mesi, si mantiene stabile, mentre Venezia, nonostante un tempo medio di 4,9 mesi, presenta un miglioramento del 7,7% nell’ultimo anno. Verona, che ha visto un significativo calo del 5% nei tempi di vendita, si attesta su una media di 3,7 mesi.

Queste dinamiche non solo rappresentano la salute generale del mercato immobiliare in Italia, ma offrono anche spunti per gli investitori, evidenziando dove siano le opportunità di crescita e dove, invece, ci siano sfide da affrontare in un contesto sempre più sofisticato e competitivo.

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Redazione