Analisi delle difficoltà difensive della Roma secondo Daniele Adani

Il recente match della Roma ha suscitato reazioni forti, non solo per il risultato finale, ma anche per la modalità con cui la squadra ha subito i gol. Daniele Adani, ex calciatore e oggi commentatore, ha condiviso le sue osservazioni riguardo all’approccio della squadra nel corso della partita. L’intervento di Adani evidenzia le criticità difensive e tattiche che la Roma deve affrontare, ponendo l’accento su diverse scelte strategiche e sul loro impatto sul gioco.

Le scelte tattiche iniziali di Ranieri

Durante la partita, l’allenatore Claudio Ranieri ha scelto di schierare la Roma con un 4-4-1-1, schierando Pisilli come falso esterno. Questa decisione mirava a contrastare le corse offensive di Di Lorenzo, Politano e Kvaratskhelia. Tuttavia, la strategia non ha portato ai risultati sperati, poiché Di Lorenzo ha mostrato grande libertà nel gioco, riuscendo ad uscire con il pallone senza mai subire marcatura. Adani ha sottolineato come Pisilli non sia stato efficace nel fermare il terzino del Napoli, evidenziando una mancanza di coordinazione tra i difensori e gli esterni.

Un altro punto critico è stato l’incapacità della squadra di chiudere gli spazi. Con Kvaratskhelia spesso posizionato sul secondo palo, la Roma ha sofferto nella gestione degli attaccanti avversari. Nonostante le correzioni apportate da Ranieri, la manovra riportava comunque a una situazione di vulnerabilità difensiva. Adani ha messo in evidenza questa fragilità, puntando il dito sulle scelte fatte nella disposizione dei giocatori e sulla difficoltà a leggere i movimenti offensivi del Napoli.

I cambiamenti tattici e le risultanti disattenzioni

Dopo la fase iniziale della partita, Ranieri ha tentato di rimediare all’andamento negativo apportando delle modifiche tattiche significative. Ha optato per un 5-3-1-1, inserendo Hummels nel centro della difesa. Questa mossa, pur essendo pensata per migliorare la solidità difensiva, ha portato ad un altro episodio imbarazzante. Adani ha descritto come Angelino, uno dei laterali difensivi, non sia riuscito a percepire un cambio di gioco cruciale portato avanti da Di Lorenzo.

Conseguentemente, si è verificata una situazione in cui Di Lorenzo è riuscito a inserirsi, lasciando la difesa senza alcuna copertura adeguata. Adani ha osservato che i difensori, nonostante il maggior numero in campo, non hanno interpretato correttamente le posizioni, creando spazi che il Napoli ha prontamente sfruttato. La mancanza di comunicazione e lettura del gioco si è tradotta in un ulteriore gol subito, aumentando le difficoltà per la Roma in un momento già critico della partita.

La reazione della piazza e la necessità di miglioramento

L’analisi di Adani si è spostata anche verso le ripercussioni che la situazione attuale avrà sulla piazza romanista. Con questi risultati, la pressione sui giocatori e sull’allenatore aumenta, rendendo necessaria un’analisi approfondita da parte della dirigenza. La mancanza di risultati, unita a performance deludenti come quelle messe in mostra, potrebbe trasformarsi in un malcontento palpabile tra i tifosi, che si aspettano prestazioni migliori da una squadra storicamente competitiva.

Inoltre, Adani ha parlato della necessità di un approccio più strategico sia dal punto di vista tecnico che tattico. Il calcio moderno richiede una certa apertura mentale e la capacità di adattarsi a espressioni di gioco più aggressive e coraggiose delle squadre avversarie. Un limitato focus difensivo, come dimostrato nell’ultima prestazione, porta inevitabilmente a essere messi in difficoltà.

Infine, si fa riferimento anche all’uso di Dybala, il quale ha sollevato interrogativi circa la sua gestione durante il match. La decisione di impiegarlo, nonostante le evidenti limitazioni fisiche, ha sollevato domande su come la squadra intenda utilizzare al meglio le sue risorse. La mancanza di chiarezza su tali scelte potrebbe influenzare ulteriormente la percezione della squadra nel suo complesso.

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Filippo Grimaldi