La partita del Napoli ha messo in luce le prestazioni di alcuni giocatori chiave, sottolineando un confronto interessante tra attacco e difesa. Nonostante alcune difficoltà iniziali, il collettivo ha saputo ritrovare il giusto ritmo, grazie anche alle scelte tattiche del mister. Qui di seguito, un’analisi dettagliata di come si sono comportati i protagonisti in campo.
Di Lorenzo: un difensore in prima linea
Giovanni Di Lorenzo, con un voto di 6,5, ha affrontato una partita segnata dalla necessità di bilanciare compiti difensivi e offensivi. Con il giovane Neres davanti a lui, il terzino è stato spesso chiamato a coprire gli spazi lasciati vuoti, dedicando una maggiore attenzione alla fase difensiva. All’inizio del secondo tempo, è stato decisivo in un salvataggio critico, dimostrando la sua abilità di leggere le giocate avversarie. Con l’ingresso di Politano, Di Lorenzo ha potuto spingere di più in attacco, contribuendo a diverse azioni che hanno creato problemi alla difesa avversaria.
Rrahmani: concentrato e risoluto
Rrahmani ha ottenuto un voto di 6 nella sua prestazione, che è stata caratterizzata da una buona gestione della pressione. Durante il primo tempo, gli avversari si sono fatti notare poco dalla sua parte, ma lui è rimasto concentrato per non correre rischi. Nel secondo tempo, sebbene il Venezia abbia aumentato la pressione offensiva, il difensore ha mantenuto la lucidità , mostrando attenzione e ordine, soprattutto nei momenti cruciali della partita.
Juan Jesus: affidabilità difensiva
Juan Jesus ha anche lui fatto il suo dovere con un voto di 6, rimanendo costante e sicuro. La sua prestazione è stata condizionata dalla minore aggressività offensiva degli avversari nel primo tempo. Anche nei momenti più tesi del match, ha continuato a mantenere la concentrazione, delimitando efficacemente le iniziative del Venezia e mostrando un atteggiamento proattivo nella difesa del vantaggio.
Olivera: determinato e propositivo
Mati Olivera ha guadagnato un 6,5 per il suo approccio intraprendente. Sin dall’inizio della stagione, ha dimostrato di voler essere una presenza fissa nel sistema di gioco di Conte. La sua determinazione si è vista nella conquista del calcio di rigore, nonostante fosse stato sbagliato da Lukaku. Nel corso della partita, ha continuato a cercare opportunità in attacco, fungendo da pilastro sia difensivo che offensivo. L’uscita dal campo per stanchezza ha evidenziato il suo impegno nel match.
Anguissa: prestazione al di sotto delle aspettative
Il mediano André Anguissa è stato valutato con un 6, una prestazione in calo rispetto alle gare precedenti. Ha faticato a esprimersi al meglio tra primo e secondo tempo, e la sua minor incisività ha portato Conte a richiamarlo in panchina. A quel punto, Raspadori è subentrato e ha avuto un impatto positivo e decisivo, siglando un gol cruciale.
Lobotka e McTominay: stabilità in mezzo al campo
Stanislav Lobotka, con un voto di 6,5, si è dimostrato una figura fondamentale, garantendo esperienza e stabilità . Ha gestito il possesso palla con calma e ha fatto il lavoro sporco che spesso passa inosservato ma è essenziale.
Scott McTominay ha ricevuto un 6,5, con la sua prestazione che ha impressionato sin dall’inizio. Grazie alla sua forza fisica e tecnica, ha contribuito attivamente sia in fase difensiva che in costruzione, anche se ha commesso qualche errore. Tuttavia, ha sempre trovato il modo di intervenire.
Kvaratskhelia e Politano: un ritorno importante
Kvaratskhelia è tornato titolare dopo l’infortunio e ha mostrato segni di ripresa, ottenendo un voto di 6. Nel secondo tempo, ha cercato di trascinare il Napoli con le sue giocate, sebbene a volte sia apparso troppo individualista. Politano, entrato nel secondo tempo, ha permesso a Di Lorenzo di scatenarsi in attacco, portando ulteriore linfa vitale alla manovra offensiva.
Lukaku: un leader in crescita
Romelu Lukaku ha fatto valere la sua presenza fisica, raggiungendo un voto di 6. Ha tentato di costruire gioco per i compagni e ha avuto la possibilità di segnare dal dischetto, ma è stato stoppato dall’ottima prestazione del portiere avversario. Nonostante un primo tempo sottotono, ha continuato a lavorare per la squadra, mostrando una voglia di riscatto.
Neres: protagonista indiscusso
Valutato con un meritato 7, Neres ha dimostrato di essere una calamita per le giocate più pericolose. La sua velocità e capacità di dribbling hanno messo in difficoltà gli avversari, e il suo contributo nel gol di Raspadori è stato decisivo. La sua prestazione ha dimostrato che la stanchezza non gli pesa, continuando a brillare fino al termine della gara.
L’allenatore Conte: stratega visionario
Antonio Conte ha ottenuto un 7, essendo un condottiero capace di prendere decisioni cruciali. La scelta di avviare una formazione d’attacco con Kvaratskhelia, Lukaku e Neres ha dato i suoi frutti. Le sostituzioni, in particolare l’ingresso di Raspadori, sono state fondamentali per cambiare il corso dell’incontro. La sua capacità di adattare il gioco e lavorare su varie strategie di gioco sottolinea un cammino già ben avviato per il Napoli.