Un significativo tributo ad uno dei più influenti artisti del XX secolo si concretizza a Napoli con l’apertura della mostra “Triple Elvis” dedicata ad Andy Warhol. L’evento, curato da Luca Massimo Barbero, si svolgerà presso le Gallerie d’Italia fino al 16 febbraio 2025, e rappresenta una rara opportunità per esplorare la sua eredità artistica attraverso una selezione di opere inedite.
Andy Warhol, spesso definito l’imperatore della Pop Art, ha rivoluzionato il modo di concepire l’arte attraverso la sua inconfondibile capacità di trasformare immagini coperte di fama in pezzi di arte. La sua affermazione “Io porto la mia macchina fotografica ovunque vada” rivela la sua incessante ricerca di nuove esperienze e soggetti da immortalare. Questo approccio ha permesso a Warhol di catturare l’essenza della cultura popolare, rendendo le icone del suo tempo, come Marilyn Monroe ed Elvis Presley, non solo simboli di fama, ma veri e propri riferimenti artistici.
Il suo modo di lavorare, incentrato sulla ripetizione e sulla serigrafia, ha gettato le basi per la comprensione moderna dell’arte come una forma di comunicazione visiva, in grado di riflettere e commentare la società moderna. Warhol non ha solo documentato la cultura degli anni ’60 e ’70, ma l’ha anche influenzata con il suo stile inconfondibile e il suo approccio provocatorio.
Il legame tra Warhol e Napoli risale agli anni ’80, quando fu coinvolto da Lucio Amelio, un gallerista che giocò un ruolo cruciale nel promuovere l’arte contemporanea in Italia. Amelio ha ospitato diverse esposizioni delle opere di Warhol, contribuendo a radicare l’artista nel tessuto culturale della città. Questo legame è stato ulteriormente esplorato attraverso vari documentari e studi che hanno messo in luce l’impatto delle opere di Warhol non solo sull’arte, ma anche sulla moda e sulle tendenze sociali dell’epoca.
L’attuale esposizione alle Gallerie d’Italia rappresenta un’evoluzione di questo rapporto, rielaborando l’eredità di Warhol attraverso una nuova ottica. Grazie all’archivio della Collezione Agrati, i visitatori possono ora immergersi in un’esperienza visiva unica che celebra questo legame speciale.
“Triple Elvis” non è solo una mostra, ma un vero e proprio viaggio all’interno della mente di Warhol. La mostra include una rilevante selezione di opere che evidenziano l’evoluzione dell’artista, in stretta connessione con il tema della celebrità. L’opera principale, “Triple Elvis” del 1963, non è solo un ritratto di Elvis Presley, ma una rielaborazione della ripetizione dell’immagine come strumento artistico per esplorare la natura dell’icona.
In aggiunta, il percorso espositivo presenta tre cicli fondamentali delle opere grafiche: “Marilyn“, “Mao Tse-Tung” e “Electric Chairs“. Queste opere, mai esposte prima nella loro totalità, offrono uno sguardo approfondito sull’arte di Warhol durante gli anni ’60 e ’70, evidenziando i temi ricorrenti della morte, della celebrità e della politica. “Electric Chairs“, ad esempio, non si limita a rappresentare una sedia elettrica, ma invita a una riflessione più profonda sulla condizione umana.
Michele Coppola, Executive Director di Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l’importanza di condividere la varietà e il valore della collezione d’arte della banca. La mostra “Triple Elvis” è parte del progetto “Vitalità del Tempo”, concepito per esplorare e valorizzare i lati poco conosciuti delle collezioni di Intesa Sanpaolo.
Altri punti salienti della mostra includono un delicato ritratto di Warhol fotografato da Duane Michals e i due “Vesuvius” che testimoniano il forte legame dell’artista con l’Italia. La mostra rappresenta quindi un’opportunità unica per approfondire l’eredità di Warhol in un contesto che celebra la creatività e l’interazione tra l’arte e la cultura locale.
Le Gallerie d’Italia di Napoli proseguono così nella loro missione di valorizzare l’arte contemporanea, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e un’analisi dell’influenza di Andy Warhol che va oltre la mera esposizione visiva.