L’incremento dei disturbi legati all’ansia e alla depressione tra i più piccoli sta influenzando notevolmente la salute gastrointestinale dei bambini. La complessa comunicazione tra cervello e intestino contribuisce a una serie di problematiche, come i rigurgiti nei lattanti e la stipsi funzionale nei bambini più grandi. Questa relazione è fondamentale per comprendere il crescente numero di visite pediatriche in gastroenterologia, dove oltre il 50% riguardano disturbi gastrointestinali. I pediatri offrono preziosi consigli per promuovere il benessere di questo asse centrale della salute infantile.
Un’alimentazione corretta nei primi mille giorni di vita è cruciale per garantire non solo il benessere fisico, ma anche quello mentale del bambino. Secondo Maria Immacolata Spagnuolo, Professore Associato di Pediatria presso l’Università Federico II di Napoli, l’alimentazione della madre durante l’allattamento gioca un ruolo determinante. Questa influenza può plasmare le preferenze alimentari del neonato e contribuire a una scelta nutritiva sana nel lungo periodo.
Specialmente nei lattanti, è fondamentale evitare cambi repentini di marche di latte. Spagnuolo avverte che i cambiamenti frequenti possono generare confusione e non risolvono i problemi gastrointestinali. Inoltre, il ricorso a bevande alternative ‘a base di…’ può compromettere la crescita del bambino, rendendo essenziale mantenere una routine alimentare coerente e bilanciata.
Le tisane dolci sono un altro aspetto da considerare con cautela. Sebbene possano sembrare un rimedio semplice per i disturbi come le coliche, il loro gusto dolce può indurre una dipendenza precoce, predisponendo il bambino a scelte alimentari poco salutari e aumentando il rischio di obesità in età successiva. Pertanto, seguire una dieta mediterranea, ricca di fibre, frutta, verdura e grassi sani, è raccomandato dagli esperti per il suo effetto positivo sull’asse intestino-cervello.
Il ricorso a diete di eliminazione in risposta a sintomi gastrointestinali, come la diarrea, è sconsigliato senza una supervisione medica. Queste pratiche possono portare a squilibri nutrizionali e compromettere lo sviluppo del bambino. Spagnuolo sottolinea che è quasi sempre errato chiedere ai bambini di seguire una dieta in bianco in caso di diarrea o eliminare il glutine senza una diagnosi di celiachia. Le diete, in questi casi, dovrebbero essere mirate e guidate da un esperto, evitando quindi interventi sbagliati che potrebbero aggravare la situazione.
Molti genitori sono portati a pensare che esami invasivi possano offrire risposte ai problemi di salute dei loro figli. Tuttavia, è importante evitare diagnosi affrettate e consultare sempre il pediatra prima di effettuare qualsiasi decisione riguardante la dieta o gli esami. Le indicazioni del pediatra possono essere fondamentali per garantire un intervento adeguato e mirato alle specifiche necessità del bambino.
Affianco ai trattamenti tradizionali, si stanno affermando metodi alternativi per gestire i disturbi legati all’interazione intestino-cervello. Tra le nuove raccomandazioni delle Società Italiane di Gastroenterologia Pediatrica, la terapia cognitivo-comportamentale e l’ipnoterapia focalizzata sull’intestino rappresentano approcci promettenti. Queste tecniche incoraggiano i bambini a comprendere e gestire le proprie emozioni e la percezione del dolore.
Il Professor Giovanni Di Nardo, gastroenterologo pediatra presso la Sapienza Università di Roma, spiega come la terapia cognitivo-comportamentale possa aiutare i bambini a riconoscere e modulare i propri stati di ansia. Imparare a gestire le reazioni emotive in situazioni di stress contribuisce a ridurre la somatizzazione del dolore intestinale, migliorando la qualità della vita dei piccoli pazienti.
In parallelo, l’ipnoterapia focalizzata sull’intestino offre un ulteriore strumento per affrontare le problematiche digestive. Questa tecnica consente ai bambini di entrare in uno stato di rilassamento profondo, lavorando sulla loro percezione del dolore e migliorando il controllo delle funzioni intestinali. Allo stesso modo, pratiche come lo yoga e il rilassamento di Benson possono risultare integrate a queste terapie, facilitando un approccio olistico alla gestione dei sintomi legati allo stress.
Per garantire la salute dell’asse intestino-cervello, esistono pratiche che è meglio evitare. Non è consigliabile sottoporre i bambini a esami inutili che possono generare ansia e stress. Similmente, tisane dolci e succhi non dovrebbero essere impiegati come rimedi per le coliche, poiché il loro consumo eccessivo può creare dipendenze alimentari.
Incoraggiare diete di eliminazione privi di consulti professionali può risultare dannoso, esattamente come cambiare frequentemente il latte o sostituirlo con bevande non adatte. È preferibile evitare cibi ultra-processati, che possiedono effetti negativi sulla salute intestinale e sull’umore.
Un approccio più vantaggioso implica consultare il pediatra prima di apportare cambiamenti significativi alla dieta. Seguendo i principi della dieta mediterranea, che supporta il benessere intestinale, i bambini possono godere di una nutrizione equilibrata. La terapia cognitivo-comportamentale e l’ipnoterapia rappresentano risorse utili per insegnare ai bambini come gestire le emozioni e alleviare il dolore, mentre tecniche come lo yoga possono integrare efficacemente le terapie tradizionali, migliorando l’approccio complessivo alla salute infantile.