Il tecnico dell’SSC Napoli, Antonio Conte, ha recentemente condiviso le sue riflessioni dopo l’incontro contro il Venezia. In una lunga intervista con DAZN, si è espresso sulle scelte tattiche e sullo stato di forma della squadra. Queste dichiarazioni offrono uno spaccato interessante sulla sua visione e sulle dinamiche interne, rivelando la profondità dell’analisi che accompagna ogni partita.
Raspadori come nuovo interno di centrocampo
Conte ha evidenziato l’importanza di Giacomo Raspadori nella sua attuale strategia, in particolare per la sua versatilità in campo. “Raspadori ce la stiamo inventando come scelta,” ha dichiarato il tecnico. Questa scelta rappresenta un tentativo strategico di inserire maggiore qualità nel gioco della squadra, specialmente durante momenti cruciali di alcune partite. Raspadori, secondo Conte, sta dimostrando di poter svolgere un ruolo fondamentale come centrocampista interno, aggiungendo una dimensione offensiva di cui il Napoli ha bisogno per concretizzare le occasioni.
Il tecnico ha espresso entusiasmo per l’impegno di Raspadori, sottolineando come si alleni con serietà e professionalità. “Ci dà qualità e gol di cui abbiamo bisogno,” ha affermato Conte. È chiaro che il mister vede in Raspadori non solo un giocatore, ma una risorsa per elevare l’intera compagine. In un campionato dove i gol fanno davvero la differenza, è essenziale che ogni elemento della squadra contribuisca nel suo ruolo, soprattutto quando il collettivo non eccelle nel reperire reti dai singoli.
L’analisi della partita Napoli-Venezia
Un altro punto saliente dell’intervista è stato l’analisi della partita contro il Venezia, nella quale il Napoli ha raggiunto un risultato di pareggio senza reti, ma non senza difficoltà. Conte ha descritto il match come “una partita stregata,” in cui la sua squadra avrebbe potuto segnare ed ottenere una meritata vittoria. “Prendi un palo, sbagli un rigore, fai 25 tiri e hai il 70% di possesso,” ha esemplificato il mister. Nonostante queste statistiche favorevoli, il Napoli non è riuscito a trovare il gol.
Il mister ha espresso riconoscimento anche per la resistenza della sua squadra, che ha affrontato con successo le ripartenze veloci del Venezia. “Abbiamo lavorato di squadra ed è stato bravo anche Meret nell’unica occasione loro,” ha dichiarato Conte, evidenziando il lavoro difensivo. La sua analisi mette in luce non solo la frustrazione per le occasioni sprecate, ma anche il merito di una squadra che si sta impegnando per affrontare le avversità.
L’obiettivo scudetto e la crescita del gruppo
Tornando a discutere degli obiettivi della stagione, Conte ha affrontato la questione della mentalità che pervade il gruppo partenopeo. “Non firmo per obiettivi minimi,” ha affermato, sottolineando il suo desiderio di competere al massimo. Nonostante ciò, il tecnico riconosce il percorso compiuto finora. “Ritrovarci con 41 punti oggi, penso che nessuno poteva pensare una cosa del genere,” ha detto con orgoglio, rappresentando un traguardo significativo.
Il messaggio che emerge è chiaro: l’interesse del mister va oltre il semplice risultato della stagione. Vuole costruire una squadra competitiva, unita e solida, capace di affrontare le sfide con determinazione. Il suo approccio, per ora, sembra portare risultati sia in campo che nello spogliatoio, con la consapevolezza che la fortuna e la salute del gruppo saranno fondamentali per mantenere alta la competitività.
Le parole di Conte sembrano riflettere un mix di realismo e ambizione, passione per il gioco e voglia di vincere, tipica di un allenatore esperto che ben conosce le sfide del campionato italiano e le aspettative di una piazza come Napoli. La sua serenità traspare, ma la pressione di ottenere risultati positivi non sembra affatto allentarsi.