Antonio Decaro parla del Bari e del ruolo di De Laurentiis: chiarimenti e responsabilità

La passione per il calcio è un sentimento che unisce intere generazioni, e il caso del Bari non fa eccezione. L’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, torna a trattare il tema del titolo sportivo del club pugliese, focalizzandosi sulla figura di Aurelio De Laurentiis e sulle scelte fatte in passato. Attraverso una recente comunicazione sui social, Decaro ha voluto dissipare alcune delle controversie che avvolgono il suo operato e la gestione del Bari, affrontando questioni di trasparenza e responsabilità.

Le delusioni dei tifosi e la responsabilità di una scelta

Antonio Decaro ha espresso la propria comprensione per le frustrazioni dei tifosi, riflettendo su quanto sia complessa la relazione tra una città e la propria squadra di calcio. Sul suo profilo Facebook, l’ex primo cittadino ha dichiarato di riconoscere pienamente le delusioni legate all’andamento del Bari, affermando di avere sempre preso a cuore ogni decisione riguardante la squadra. Decaro ha però voluto mettere in risalto che le scelte non sono state prese in modo arbitrario o in privato, bensì attraverso una manifestazione d’interesse pubblica, dotata di regole chiare e trasparenti.

Questa procedura è stata condotta da una commissione che ha valutato le candidature in base a criteri fissi, legati alla professionalità delle società che si sono fatte avanti. Tra i requisiti, è stata considerata fondamentale la pianificazione delle spese di gestione, le esigenze di manutenzione dello stadio e gli impegni promozionali. Decaro ha sottolineato come la commissione abbia costantemente monitorato il rispetto di questi obblighi, cercando di garantire che la scelta finale fosse in grado di sostenere la crescita del club.

Questa parte del discorso evidenzia la lotta interna tra l’emozionalità del tifo e le necessità burocratiche e organizzative, ponendo in risalto la difficoltà di prendere decisioni in un clima di alta tensione.

La scelta tra Lotito e De Laurentiis

Decaro ha chiarito che le due offerte presentate per il titolo sportivo del Bari, quella di Lotito e quella di De Laurentiis, sono state giudicate equivalenti in termini di professionalità. Tuttavia, è emerso che la candidatura di De Laurentiis fosse più vantaggiosa per la città, poiché la sua famiglia non gestiva altre squadre in serie B, assicurando quindi una maggiore disponibilità d’impegno verso il Bari. L’ex sindaco ha messo in risalto l’urgenza di agire: quando il termine per presentare la domanda era scaduto, l’iscrizione della squadra al campionato di serie D era imminente e i tempi erano particolarmente ristretti.

Questa condizione ha significativamente inciso sulla decisione finale, spingendo la commissione a scegliere la proposta che sembrava in grado di garantire una continuità e una stabilità necessarie in un momento così critico per la squadra. Decaro ha ricordato come, in quel frangente, molti tifosi avessero condiviso la stessa convinzione, vedendo in quella scelta l’opzione più promettente per il futuro.

Riflettendo su come sia andata, l’ex sindaco ha voluto rimarcare che anche lui stesso, assieme ai membri della commissione, aveva pensato che fosse la scelta più giusta. Un elemento che dimostra quanto sia complicato il legame tra decisioni amministrative e le aspettative di una tifoseria appassionata e desiderosa di successi.

I ricordi della promozione e la situazione attuale

Decaro non ha mancato di evocare i momenti di gloria passati, come le promozioni in Serie C e in Serie B, citando il grande entusiasmo che circondava il Bari in quei momenti. Quelle esperienze avevano unito tifosi e istituzioni, creando una sinergia di intenti per costruire un futuro roseo per la squadra. La speranza di un riscatto sportivo è un sentimento ancora vivo, nonostante le attuali difficoltà.

Adesso, però, la situazione sembra dipingere un quadro ben diverso. La sfiducia è palpabile e coinvolge non solo i tifosi ma anche le figure chiave nella gestione del club. La frustrazione espressa dai cittadini nei confronti delle scelte fatte in passato richiede una risposta, e Decaro si è fatto portavoce della consapevolezza di quanto possa essere complesso il panorama attuale del calcio barese.

Riconoscere il percorso fatto e gli ostacoli superati, così come le scelte fatte in un contesto di emergenza, è essenziale per costruire una narrazione che possa portare alla luce gli aspetti più sfumati della questione. Il rapporto tra l’ex sindaco, De Laurentiis e i tifosi è intricato, e le emozioni legate al tifo rendono ancora più difficile il giudizio su fatti e scelte che, in quel momento, sembravano le migliori disponibili.

Questa riflessione rappresenta un’importante occasione per approfondire le dinamiche esistenti e per comprendere come il calcio non sia solo un semplice sport, ma una questione di identità, passione e relazioni profonde.

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Filippo Grimaldi