Antro 2024, il Festival del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, si svolgerà dal 30 agosto al 15 settembre nel suggestivo Castello Aragonese di Baia. Protagonista dell’edizione di quest’anno è il tema “Mens agitat molem”, un concetto che mette in luce l’interazione tra mente e materia. L’evento, sponsorizzato dal Ministero della Cultura, propone un ricco calendario di eventi che include concerti, spettacoli teatrali e performance artistiche, tutti organizzati da associazioni artistiche locali.
Antro 2024 prende il via venerdì 30 agosto alle 21.00 con un concerto del Gio Cristiano Mediterranean Quartet e la partecipazione del celebre Dean Bowman, sul palcoscenico allestito nella piazza d’Armi del castello. Questo evento rappresenta una tappa del tour “Del blue “, dove saranno eseguite le melodie originali dell’album omonimo, mescolando influenze jazz, blues e la tradizione musicale napoletana. La formazione musicale è composta dal leader Gio Cristiano, alla chitarra e voce, affiancato da Marco Ciardiello al piano elettrico, Emanuele De Luca al basso, Angelo Calabrese alla batteria e, naturalmente, Dean Bowman.
Il festival prosegue sabato 31 agosto con “Moby Dick l’incantatrice. Monologo per sette voci intorno alla balena bianca”, ispirato al celebre romanzo di Herman Melville, interpretato da Rosalba Di Girolamo e accompagnato dalla colonna sonora di Marco Messina. Questo spettacolo rappresenta una riflessione sul potere della narrativa e della musica, fondendo tradizione e innovazione.
Domenica 1 settembre sarà la volta dell’evento “Ra di Spina”, un progetto artistico di Laura Cuomo, con musiche che uniscono le radici della tradizione popolare del sud Italia a sonorità contemporanee. Un incrocio di stili che promette di affascinare il pubblico presente.
Il secondo fine settimana ospiterà diversi eventi, uno dei quali sarà il “Corto Maltese e Irene di Boston”, che prevede una fusione di lettura, musica e performance pittorica dal vivo. La serata coinvolgerà il pubblico con testi di Marco Steiner e musiche eseguite da Stefano Meli. Inoltre, il Teatro di Tato Russo presenterà “Gaius Plinius Secundus. L’ultimo viaggio di Plinio il Vecchio”, un viaggio drammatico attraverso le ultime esperienze del celebre naturalista, arricchito da una regia curata da Diego Sommaripa.
La scelta del tema “Mens agitat molem”, tradotto come “La mente muove la materia”, è un richiamo diretto al concetto di interazione tra intelligenza e materialità. Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, sottolinea come sia stata scelta questa frase a partire da una citazione dall’Eneide di Virgilio. Il festival vuole rappresentare non solo un momento di svago ma anche una riflessione sulla capacità della mente umana di plasmare la realtà che ci circonda.
Questa riflessione si concretizza attraverso le due settimane del festival, durante le quali artisti e spettatori condivideranno uno spazio in cui l’arte può sollecitare un dialogo tra passato e presente. L’idea è di creare un ambiente in cui la cultura possa evolvere, e in cui le antiche vestigia del Parco Archeologico possano rivivere attraverso la creatività contemporanea.
L’ultimo weekend del festival, contrassegnato da un’intensificazione del programma, culminerà con la performance di Francesco Montanari in “Menecmi”, tratto da Plauto, un adattamento moderno che promette di intrattenere e coinvolgere gli spettatori. La scelta di Montanari, noto per il suo carisma e il suo talento, rappresenta un’ottima chiusura per un festival che ha come obiettivo principale quello di celebrare l’arte in tutte le sue forme.
La partecipazione agli eventi del festival richiede l’acquisto di un biglietto d’ingresso al Castello al costo di 5 euro, rendendo accessibile a tutti la possibilità di vivere questa esperienza unica che unisce cultura, arte e intrattenimento entro una delle cornici storiche più affascinanti d’Italia.