Il Festival del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, intitolato “Antro 2024“, si apre per il secondo weekend di spettacoli con un tema affascinante: “Mens agitat molem“, ovvero “La mente muove la materia“. Questo evento, che si terrà dal 6 all’8 settembre 2024, è finanziato dal Parco Archeologico e sostenuto dal Ministero della Cultura, Direzione Generale Spettacolo, offrendo un programma variegato di musica, teatro e danza, con esibizioni che si svolgeranno nella suggestiva piazza d’Armi del Castello di Baia.
Il primo spettacolo in programma per il festival è “Corto Maltese e Irene di Boston“, un’affascinante fusione di lettura, musica e disegno dal vivo, che avrà luogo venerdì 6 settembre alle ore 21.00. Ideato dall’associazione Lib, il progetto prevede la presenza di Marco Steiner, che si occuperà delle letture. Insieme a Steiner, saliranno sul palco il chitarrista Stefano Meli e il pittore Giovanni Robustelli, impegnato in una performance artistica in tempo reale. La narrazione porta il pubblico in un viaggio poetico e surreale, dove Corto Maltese, il famoso personaggio creato da Hugo Pratt, trova se stesso in una situazione di naufragio dopo la morte del suo autore. Qui incontra Irene, un veliero abbandonato, con cui intrattiene un dialogo che esplora tematiche profondamente esistenziali. L’evento trascende il semplice intrattenimento, invitando a riflettere su cosa rimane quando tutto sembra concluso.
Sabato 7 settembre, il festival continua alle 21.00 con “Gaius Plinius Secundus. L’ultimo viaggio di Plinio il Vecchio“, un’opera del Teatro di Tato Russo. Lo spettacolo, arricchito da un cast notevole tra cui Rino Di Martino, Claudia Vannini e le danzatrici Elisa Carta Carosi e Lucia Cinquegrana, esplora le ultime visioni e pensieri di Plinio il Vecchio, un personaggio di fondamentale importanza storica e culturale. Attraverso coreografie di Aurelio Gatti, regia di Diego Sommaripa e drammaturgia di Sommaripa e Noemi Giulia Fabiano, si crea un’atmosfera di immersione profonda nel mondo di Plinio. Le musiche originali di Marco Schiavoni accompagneranno il pubblico in un viaggio emozionante tra ricordi, sogni e l’inevitabilità della morte.
Il weekend si conclude domenica 8 settembre alle 21.00 con “De rerum natura“, un’opera per danza e teatro ispirata al poema di Lucrezio. L’associazione MDA Danza presenta questo spettacolo che affronta tematiche universali: le origini del mondo, la trasformazione continua delle cose e la questione della libertà di scelta degli esseri viventi. Attraverso una forma artistica che integra danza e teatro, gli artisti invitano a riflettere sulla vulnerabilità e la splendore dell’esistenza. L’opera di Lucrezio serve da sfondo per un approfondimento sulle dinamiche della vita, spingendo il pubblico a interrogarsi su ciò che significa realmente vivere, scegliere e trasformarsi.
Antro – Il Festival del Parco Archeologico dei Campi Flegrei si arricchisce nei giorni successivi di ulteriori eventi stimolanti. Tra i prossimi appuntamenti, mercoledì 11 settembre, una serata dedicata al teatro d’improvvisazione con Markus Kupferblum e le sue maschere, in collaborazione con Domus Ars e Pluriverso Accademia del Fuoco. Il giorno dopo, giovedì 12 settembre, la conferenza “Immagini e segni fonetici nella ‘più antica scrittura d’Europa’” di Matilde Civitillo dell’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ offrirà un’opportunità di approfondimento su temi storici e culturali.
Il venerdì successivo, Marina Rippa porterà in scena “Sibille: oracoli e divinazioni in forma moderna“, un’opera che coinvolgerà diciannove donne sul palco, sostenuta da un accompagnamento musicale dal vivo. Sabato 14 settembre sarà la volta dello spettacolo “Il mare che ci unisce“, con coreografie di Emma Cianchi. Infine, domenica 15 settembre, l’attenzione si sposterà su “Menecmi” di Plauto, un classico della commedia, interpretato da Francesco Montanari. Le performance sono accessibili al pubblico con un biglietto d’ingresso di 5 euro, che permetterà di assistere a un’offerta culturale unica e coinvolgente.